Chitarra a sette corde
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Una chitarra a 7 corde è una chitarra con sette corde al posto delle solite sei. Queste chitarre non sono comuni come quelle a sei corde, ma una minoranza di chitarristi le utilizzano da almeno 150 anni. Alcuni tipi di questi strumenti fanno parte di specifiche culture (es. la chitarra russa e la chitarra da choro brasiliana).
Ci sono anche chitarre a otto, a dieci corde ed anche a 12 corde, anche se sono relativamente poco comuni.
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[modifica] Storia e costruzione
Nel periodo del Rinascimento le chitarre erano costruite con 4 paia di corde, chiamate cori. Col Barocco le coppie arrivarono a 5 e usavano varie accordature. Durante l'ottavo secolo i cori divennero sei, fino a quando non si decise di usare corde singole. Da qui partì il desiderio di costruire chitarre a più corde, come quelle a sette corde.
Le corde in più erano aggiunte in genere per estendere la capacità dei bassi delle chitarre. Erano aggiunti in due modi dfferenti: il primo e il più comune era quello di incrementare la grandezza della tastiera in modo che la settima corda possa essere controllata dalla mano sinistra (o destra per i mancini). Il secondo è di lasciare la tastiera intatta e poggiare la settima corda vicino alla sesta.
[modifica] La chitarra russa
La chitarra classica e acustica a sette corde è arrivata in Russia all'inizio del XIX secolo, più probabilmente come evoluzione del kobza e del liuto barocco. In Russia è conosciuta come la semistrunnaya gitara (семиструнная гитара) o amichevolmente come la semistrunka (семиструнка).
Questa invenzione è attribuita ad Andrei Sychra, che ha anche scritto un metodo per chitarra, più di un migliaio di composizioni, sessantacinque delle quali sono state ripubblicate nel 1840 da Stellovsky e poi di nuovo nel 1880 da Gutheil. Alcune di queste furono pubblicate di nuovo nell'Unione Sovietica nel 1926.
Questo tipo di chitarra è stato chiamato chitarra Russa, perché inizialmente suonato in Russia e poi nel resto dell'Unione Sovietica. Fino agli anni '70 ed '80, era molto più popolare della chitarra a sei corde, ma ben presto ha subito un calo di popolarità e adesso è difficile da trovare. La versione Russa della chitarra a sette corde è stata usata dai professionisti grazie alla sua grande flessibilità, ma è stata diffusa anche tra gli amatori grazie alla relativa semplicità di alcuni degli accordi fondamentali (cosa da non tralasciare è il prezzo: una chitarra a sette corde costava circa 12 rubli negli anni '70).
La chitarra Russa viene normalmente suonata senza plettro ed è accordata per terze (diversamente dalla chitarra spagnola) seguendo un accordo nella triade di Sol maggiore cioè, dalla corda più bassa: Re Sol Si Re Sol Si Re.
[modifica] La chitarra brasiliana
La chitarra a 7 corde Brasiliana è una chitarra acustica usata principalmente nel choro e nel samba. Arrivò in Brasile all'inizio del XX secolo come chitarra con le corde d'acciaio. Lo stile della baixaria fu sviluppato durante il XX secolo, specialmente da Dino 7 cordas e Raphael Rabello. Negli anni '80 il chitarrista Luiz Otavio Braga aveva una versione con corde di nylon, che poi è diventata lo standard per la maggior parte dei musicisti choro contemporanei. La chitarra Brasiliana a 7 corde è accordata come una chitarra classica, ma con un Do in più sopra il Mi basso come segue: Do-Mi-La-Re-Sol-Si-mi; anche se alcuni musicisti accordano il Do in Re.
[modifica] La chitarra elettrica
[modifica] Chitarre sette corde Hollowbody e Semi-hollow
Negli Stati Uniti, il chitarrista jazz George Van Eps possedeva una sette corde, costruita appositamente per lui dalla Epiphone alla fine degli anni '30. La chitarra era una normale Epiphone elettrica, dotata di un'ulteriore corda da usare come basso, di solito accordata in La.
Dopo Van Epsus, diversi chitarristi incominciarono ad usare chitarre a sette corde, fra cui Bucky Pizzarelli, Howard Alden, Ron Eschete, Lenny Breau e John Pizzarelli, che è autore del tema per il Foxwoods Casino e figlio della leggenda jazz Bucky Pizzarelli.
I primi modelli a sette corde, vennero costruiti seguendo gli stili hollowbody o semi-hollow archtop styles, dove rispettivamente, la chitarra ha una cassa di risonanza centrale o un blocco centrale con delle casse di risonanza ai lati. Ciò dava alla chitarra un timbro profondo e la ricchezza di suono che è tradizionalmente associata alla chitarra jazz, ma la rendeva troppo soggetta al fenomeno del feedback, rendendola poco pratica per essere usata per il rock.
[modifica] La solid-body a sette corde
La chitarra solid body a sette corde entrò in commercio mondiale per la prima volta nel 1990, con l'introduzione dell'Ibanez di Steve Vai, l'Ibanez Universe. In quel periodo Vai era fortemente interessato di numerologia ed era particolarmente attratto dal numero 7. Vai fu attirato dallo strumento anche per la stessa ragione che interessava tutti i chitarristi classici e jazz: l'estensione addizionale fornita dall'aggiunta della settima corda. Dopo sperimentazioni iniziali con un La alto, che però si dimostrò troppo fragile (George Lynch stava sperimentando nello stesso periodo indipendentemente un La alto, ma decise di abbandonare questa opzione per problemi col sistema di pick-up), fu aggiunto un Si basso. Val iniziò il suo tour con i Whitesnake con un prototipo di chitarra a sette corde e la usò estensivamente in quello che è considerato una delle pietre miliari del rock strumentale, Passion and Warfare.
All'inizio degli anni '90 molti altri chitarristi metal iniziarono ad usare strumenti a sette corde, tra questi John Petrucci dei Dream Theater, Trey Azagthoth ed Erik Rutan dei Morbid Angel), sfruttando la possibilità dell'eseguire riff in una tonalità più bassa, pur mantenendo il resto della chitarra nella tonalità per gli assoli. Tuttavia, la chitarra a sette corde non riuscì a diventare famosa, così nel 1995 venne cessata la produzione del modello Universal.
Alla fine degli anni '90 lo strumento tornò in auge quandi i gruppi nu metal, come ad esempio Korn e Limp Bizkit, lo riportarono nella musica rock. Sfruttando la potenza dei bassi prodotti dalla settima corda (tipicamente un Si basso), questi gruppi fusero il classico stile metal con influenze rap. Si deve notare, comunque, che quasi nessuno di questi gruppi ha tratto un significativo vantaggio dall'estensione aggiuntiva dello strumento e molti hanno accusato lo stile chitarristico nu metal come "pretenzioso", dato che sarebbe stato ottenibile con una chitarra normale accordata diversamente. Questo fu comunque il periodo più popolare per la chitarra a sette corde e molte case produttrici cercarono di sfruttarlo, comprese marche tradizionali come la sussidiaria della Fender, Squire e quella della Gibson, Epiphone. La tendenza ebbe fine quando si diffuse la convinzione che la chitarra a sette corde era uno strumento nu metal, adatto solo per quello stile particolare.
Oggi la chitarra a sette corde è rimasta uno strumento di nicchia; rimane popolare presso i chitarristi metal orientati al rock progressivo, come Jeff Loomis dei Nevermore, suonano melodie ed assoli alti su riff bassi. Inoltre le chitarre a sette (e più) corde stanno diventando popolari presso musicisti come Rusty Cooley, Francesco Fareri, e Marcel Coenen, che rappresentano l'avanguardia del movimento shred.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Matvei Pavlov-Azancheev
- Oleg Timofeyev
- Sevenstring.org
- Galleria fotografica di chitarre a sette crde
- Articolo sullo stile di esecuzione alla chitarra russa
- Generatore di accordi per chitarre a sette corde
