Cortemaggiore
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 50 m s.l.m. | ||
Superficie: | 36 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 116 ab./km² | ||
Frazioni: | Chiavenna Landi, San Martino in Olza | ||
Comuni contigui: | Besenzone, Cadeo, Caorso, Fiorenzuola d'Arda, Pontenure, San Pietro in Cerro, Villanova sull'Arda | ||
CAP: | 29016 | ||
Pref. tel: | 0523 | ||
Codice ISTAT: | 033018 | ||
Codice catasto: | D061 | ||
Nome abitanti: | cortemaggioresi o anche magiostrini | ||
Santo patrono: | San Lorenzo | ||
Giorno festivo: | 10 agosto | ||
Sito istituzionale | |||
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Cortemaggiore (Curtmagiùr in piacentino) è un comune di 4.186 abitanti della provincia di Piacenza.
Nel 1949 l'imprenditore italiano Enrico Mattei trovò, nei pressi di Cortemaggiore, un giacimento di petrolio. Grazie all'abilità di Mattei, la scoperta ebbe un grande impatto mediatico, così che Cortemaggiore si ritrovò sotto i riflettori dei giornali nazionali, in compagnia del vicino paese di Pontenure, presso cui era stato contemporaneamente trovato un giacimento di metano. In realtà il giacimento di Cortemaggiore si rivelò abbastanza modesto; il petrolio da esso estratto venne utilizzato in particolare per produrre una particolare benzina (l'unica raffinata a partire da petrolio proveniente dal sottosuolo italiano) che fu chiamata Supercortemaggiore.
Indice |
[modifica] Clima e territorio
Il clima è tipicamente temperato, con estati calde ed afose ed inverni freddi e generalmente ricchi di precipitazioni, sia piovose che nevose, caratterizzati dalla presenza di fitte nebbie. Il territorio è completamente pianeggiante, non presentando nessun rilievo significativo; a ovest scorre il torrente Chiavenna mentre a est del centro abitato scorre il torrente Arda.
[modifica] Cenni Storici
Cortemaggiore venne fondata nal 1479 per volere della famiglia Pallavicino, anche se in realtà si ha notizia di insediamenti già in età romana. Il nome originale dell'abitato era "Castrum Laurum", ma questa denominazione ebbe vita molto breve; infatti tra popolazione rimase in uso il nome antico che definiva questa zona, e cioè "Curtis Major". Questo infatti sarà il nome del centro che i Pallavicino vollero a capitale del loro stato, che si estendeva per un territorio comprendente gli attuali comuni di Busseto, Besenzone, Villanova sull'Arda, San Pietro in Cerro, Fiorenzuola d'Arda e naturalmente Cortemaggiore. I Pallavicino vollero la loro piccola capitale bella e ricca d'arte come quella delle signorie più grandi; la pianta della cittadina fu disegnata dall'architetto Maffeo Vegio da Como, seguendo gli schemi della città ideale, con le strade ortoganali fra di loro e imperniate sul tracciato del cardo e del decumano dell'antico accampamento romano, e con le facciate degli edifici non più alte della larghezza delle strade stesse, cosicché i viali fossero sempre illuminati e ben arieggiati. Inoltre la via principale del paese fu dotata di ampi portici sotto cui gli abitanti del paese potevano circolare senza timore delle intemperie. Nel centro del paese venne eretta la maestosa Collegiata dedicata a Santa Maria delle Grazie, che ancora oggi, in ambito provinciale, è battuta per dimensioni e importanza storica solo dal Duomo di Piacenza, e i cui interni sono decorati con pregiatissimi dipinti de "Il Pordenone". Iniziata alla fine del 1480 su progetto di Gilberto Manzi, la chiesa ha una pianta a croce latina a tre navate. Vennero poi innalzate delle fortificazioni tutto intorno alla cittadina e fu eretto anche un castello, notevole per dimensioni, nella periferia sud del paese; purtroppo di queste costruzioni non resta più nulla in quanto furono sciaguratamente abbattute dal governo napoleonico del corso dell'ottocento. Durante il cinquecento e il seicento il fiorire di numerose confraternite fece in modo che venissero costruite altre sei chiese oltre alla già citata Collegiata e un ricovero. Ecco riportata di seguito une breve decrizione di ognuna di esse:
- Casa della Misericordia: era la sede dell'ospedale dei pellegrini, fondato nel 1495 da Rolando II° Pallavicino. È un edificio a tre piani, porticato, cui era addossato un corpo più basso, collegato, tramite un arco con orologio, all'oratorio di Santa Maria Maddalena. Passata nel 1750 all'ordine dei Cavalieri Costantiniani, fu soppressa nel1796.
- Oratorio di San Giuseppe: eretto sul luogo dove esisteva precedentemente un piccolo oratorio medioevale, fu iniziato per iniziativa di un privato nel 1576, anno della fondazione della confraternita di San Giuseppe. Terminato nel 1593 l'oratorio fu decorato nel 1696 con bellissimi stucchi di Bernardino Barca e Domenico Dossa. Alle pareti pregevoli dipinti di Giovanni Battista Tagliasacchi.
- Oratorio di Santa Maria Maddalena: annesso alla casa della misericordia era un edificio a pianta centrale sormontato da un corpo ottagonale a lanterna. L'edificio, che a inizio ottocento era diroccato ed utilizzato come fienile, fu demolito nel corso del secolo.
- Chiesa di San Lorenzo: L'edifico attuale sorge sull'area precedentemente occupata dal cimitero e del'antica chiesa di San Lorenzo, che dipendeva dalla pieve di San Martino in Olza e faceva parte del borgo medioevale di Cortemaggiore. Nel 1666 venne eretta una piccola cappella e quindi, nel 1723, la chiesa attuale, a pianta centrale, su progetto del Dosi, che prevedeva pure un'ampio pronao fino alla sede viaria mai realizzato. La chiesa è intitolata al patrono di Cortemaggiore.
- Oratorio di San Giovanni: la costruzione dell'attuale edificio fu iniziata nel 1625 e conclusa nel 1630 ad opera della Confraternita del Santissimo Sacramento, che fece annettere all'oratorio un edificio riproducente la struttura della santa casa di Loreto. Pregevolissima la cupola affrescata da Roberto de Longe detto "Il Fiammingo".
- Chiesa dell'Annunziata o Chiesa dei frati: iniziata nel 1487 su progetto di Gilberto Manzi era annessa al Convento dei Francescani Minori Osservanti. La chiesa è a tre navate a pianta basilicale; le due cappelle a pianta quadrata e a volta a crociera adiacenti a quella ottagonale dell'Immacolata Concezione, affrescata nel 1530 da Il Pordenone, vennero destinate al mausoleo dei Pallavicino, che vi furono trasportati nel 1499 dalla chiesa di San Lorenzo. Attiguo alla chiesa è il convento, coevo, composto da una srtuttura a due piani organizzata intorno ad un cortile centrale porticato, di circa quaranta metri di lato.
- Oratorio di Santa Maria delle Grazie fuori le mura o La Madonnina: fu costruito a spese del Sacerdote Antonio Bovarini nel 1661 allo scopo di salvare un'immagine della Beata Vergine situata su di un pilastro. L'interno appare tutto decorato con affreschi di Giuseppe Natali e Carlo Bonisoli. Pregevole l'organo marca Bossi Urbani della prima metà dell'ottocento.
Cortemaggiore inoltre ha dato i natali a Giuseppe Manfredi, grande politico e presidente del senato durante gli anni difficili della prima guerra mondiale. Inoltre sono nativi di Cortemaggiore anche l'astronomo Lorenzo Respighi e l'attore Franco Fabrizi, che paradossalmente divenne famoso per la sua "romanità", pur essendo figlio di un barbiere magiostrino. Anche il noto direttore d'orchestra Arturo Toscanini aveva origini di Cortemaggiore, essendo suo padre natìo della piccola borgata.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Economia
Molto sviluppata l'agricoltura di tipo intensivo (mais, frumento, pomodori, barbabietole ecc. ecc.) e l'allevamento di bovini per la produzione casearia. Insediamenti stabili di industrie medio piccole e artigianali. Da qualche anno è in forte espansione l'industria della logistica.
[modifica] Curiosità e folklore
A metà Marzo si svolge la tradizionale Fiera di San Giuseppe, manifestazione voluta da Rolando II° Pallavicino nel 1480 e da allora mai interrotta. Una longevità di oltre 500 anni, che ne fanno una delle fiere più antiche d'Italia.
Giuseppe Verdi era molto legato a Cortemaggiore, essendo sua madre Luigia Uttini originaria del paese. Il compositore si recava molto spesso a pregare presso un altare minore della Collegiata, su cui campeggia un enorme dipinto dell'Assunzione in cielo della Vergine Maria, dello Scaramuzza (Parma 1805 - 1886). La tradizione vuole che sia stato proprio questa magnifica tela ad ispirare al compositore l'aria "La Vergine degli angeli" dall'opera "La forza del destino".
I cortemaggioresi sono localmente e scherzosamente chiamati "magiostrini". L'aggettivo deriva da un vocabolo del dialetto piacentino (e delle parlate correlate), magiùstar, che sta a significare fragola e sfrutta la similitudine tra le parole magiùstar e Curtmagiùr (il nome dialettale del paese). Questo perchè secondo un tradizionale dileggio popolare, i cortemaggioresi usavano raccogliere le fragole con l'ausilio di scale che venivano distese nei campi in modo da poter camminare senza calpestare le delicate piantine. Questa usanza appariva però ridicola agli occhi degli abitanti di Fiorenzuola d'Arda, ai quali sembrava assurdo usare scale per raccogliere frutti cresciuti a pochi centimetri dal suolo. Perciò i cortemaggioresi sono detti magiostrini ("magiustren" o "magiustrëin" secondo le varianti del piacentino), che tradotto equivarrebbe ad un italiano "fragolini".