Difesa Alekhine
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La Difesa Alekhine è un'apertura che prende il nome dal leggendario campione russo Alexandr Alekhin che la usò, per la prima volta, in un torneo nel 1921. Con questo tratto il nero vuole attirare i pedoni bianchi in avanti, sperando poi nel loro indebolimento che li renderà bersaglio di facili attacchi. L'esordio di questa apertura a grandi livelli fece notevole scalpore, dato che sembrò una follia la cessione di spazio centrale al bianco, ma il grande Alexandr Alekhin dimostrò la validità di questa apertura ottenendo una vittoria ed un pareggio. Altri fautori di questo impianto furono Grünfeld e Albin. Nelle successive analisi teoriche risultò chiaro che il bianco, per contrastare questa apertura, dovesse limitare l'avanzata dei suoi pedoni allo stretto necessario per il controllo del centro. In questo modo il nero viene limitato e il bianco torna ad avere un vantaggio per la partita. Per questi motivi l'apertura viene sempre più raramente giocata ad alti livelli. Per entrare in questa variante bastano le mosse:
- 1.e4 Cf6
che, secondo la teoria, sono seguite pressoché sempre da:
- 2. e5 Cd5
- 3. d4 d6
A questo punto il bianco ha di fronte a sé due alternative, considerate migliori fra le tante possibili: la Variante dei quattro pedoni, nella quale il bianco spinge in c4 e f4 e la Variante Moderna, con Cf3.
Nel primo caso la partita si sviluppa in modo confuso, con possibilità da ambo le parti: il Bianco tenterà di far valere il suo centro di pedoni forse fin troppo esteso, mentre il Nero tenterà di farlo crollare. Nella variante Moderna il Bianco ha un leggero vantaggio, dovuto principalmente allo spazio guadagnato coi pedoni. Ciononostante il Nero non esce malissimo da questa apertura, perfettamente giocabile, ma si prospetta una fase di mediogioco dove dovrà essere accorto e freddo per recuperare lo spazio concesso al bianco.