Ersilia (mitologia)
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Ersilia (Hersilia) fu un eroina romana semi-mitologica dei tempi di Romolo.
Era, tra le Sabine rapite nel famoso ratto delle sabine, la più nobile.
Secondo una tradizione riportata da Plutarco era la sola tra le sabine rapite dai romani ad essere già sposata con un sabino di nome Ostilio che venne ucciso nella guerra che scoppiò allora tra i due popoli.
Secondo una prima versione, citata da Macrobio si raccontava altresì che fu sposata da un compagno di Romolo anch'egli chiamato Ostilio alla quale diede un figlio Osto Ostilio, che fu padre del re Tullo Ostilio. In questa versione appare come una delle più attive fra le mediatrici che si interposero fra Romani e Sabini riportando la pace.
Per una seconda versione invece Ersilia era la moglie di Romolo, al quale diede due figli: una femmina, Prima ed un maschio, Aollio, in seguito chiamato Avilio (Avilius).
Seguì Romolo nell'apoteosi ed ebbe il nome divino di Hora (o anche Horta) per l'acquisizione dell'eterna giovinezza; mentre Romolo divenne Quirino
[modifica] Opere collegate
La sua figura ispirò l'opera teatrale Romolo ed Ersilia di Pietro Metastasio ed il dipinto Le Sabine di Jacques-Louis David
[modifica] Bibliografia
- Macrobio Saturnalia I,6
- Plutarco Vite Parallele, Romolo XIV,18 ss
- Publio Ovidio Nasone Le Metamorfosi XIV,772-851
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