Quintodecimo
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Quintodécimo, paese dall'aspetto antico lungo la via Salaria ed autonomo fino al 1865, è oggi una delle 54 frazioni che compongono il comune di Acquasanta Terme.
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[modifica] Storia
In epoca medievale è attestata l'appartenenza al Ducato di Spoleto fino al 1084 e più tardi nella Marca anconitana, provincia dello Stato Ecclesiastico, dove fu sempre comune. Passato al Regno d'Italia, perse la propria autonomia l'1 gennaio 1866, decorrenza del Regio Decreto del 10 dicembre 1865, confluendo nel territorio di Acquasanta. Quest'ultima, per sottolineare l'aspetto idroterapico della città noto fin dall'antichità, divenne l'odierna Acquasanta Terme in base al Decreto Presidenziale n. 1114 del 18 ottobre 1957.
[modifica] Monumenti
- Chiesa della Beata Vergine delle Piane: stile romanico, con rimaneggiamenti cinquecenteschi e rifacimenti nel Novecento; sulla facciata conserva un rosone ed un portale datato 1439; l'interno possiede dipinti del frate Augusto Mussini; il campanile, infine, è di inizio Novecento.
- Chiesa del S.S. Crocifisso: una volta nota come Santa Maria della Forcella, è interamente costruita in pietra; conserva una crocifissione lignea del XV secolo, un ciborio poggiante su colonnine marmoree ed un portale in travertino, datato 1562; invece il campanile è di fine Ottocento.
- Ponte di pietra sul Tronto: progettato nel 1622 dall' architetto ascolano Celso Saccoccia, fu terminato nel 1630.
[modifica] Ambiente
Il territorio di Quintodecimo, come del resto tutto il comune di Acquasanta Terme, rientra nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.