Sudario di Oviedo
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Il sudario di Oviedo è un telo di lino conservato nella cattedrale di Oviedo in Spagna, che secondo la tradizione cristiana sarebbe stato usato per avvolgere il capo di Gesù Cristo dopo la sua morte; si trova ad Oviedo dal 718. Diversamente dalla più famosa Sindone di Torino, esso non porta impressa alcuna immagine, ma solo macchie di sangue. Inoltre si tratta di un telo di dimensioni ridotte (circa 84x53 cm).
Il Vangelo di Giovanni parla di un sudario usato per la sepoltura di Gesù: "Simon Pietro [...] entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte" (Gv 20, 6-7). Se il sudario di Oviedo è autentico, le macchie di sangue indicano che esso fu usato per coprire il capo di Gesù; secondo altre teorie, con "sudario" Giovanni avrebbe indicato la Sindone, oppure un panno o fazzoletto sarebbe stato annodato intorno al volto di Gesù per tenere chiusa la bocca.
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[modifica] Storia
Secondo i documenti antichi, il Santo Sudario o Sagrado Rostro ("Santo Volto" in spagnolo) fu conservato a Gerusalemme fino al 614. In quell'anno la città fu invasa dai Persiani di Cosroe II Parviz, e il sudario insieme ad altre reliquie fu trasportato via in un'"Arca Santa" di legno: viaggiando attraverso il Nord Africa, giunse in Spagna, dove fu conservato dapprima a Toledo, poi a Monsagro, infine dal 718 a Oviedo.
[modifica] Esami scientifici
Secondo le ricerche del Centro Spagnolo di Sindonologia, il sudario fu avvolto sul capo di un cadavere, reclinato 70 gradi in avanti e 20 gradi verso destra. Si riconoscono i segni delle dita di una mano che premette il telo sul volto. Vi sono tre distinte colate di sangue e liquido pleurico, espulse dal naso e dalla bocca, la prima quando il sudario fu avvolto sulla testa, la seconda probabilmente quando il cadavere fu deposto dalla croce, e la terza quando fu spostato in un momento successivo.
Il biologo Max Frei ha studiato le polveri e i pollini presenti sul telo.
[modifica] Il sudario e la Sindone
La comparazione del sudario di Oviedo con la Sindone di Torino è ovviamente di grande interesse, e in caso di risultato positivo, costituirebbe un forte indizio a favore dell'autenticità di entrambi. Come si è detto, la presenza del sudario è ben documentata a Oviedo dall'VIII secolo, mentre non risulta che la Sindone sia mai stata in Spagna.
Anzitutto il sangue risulta essere di gruppo AB in entrambi i casi. Anche la lunghezza del naso corrisponde (circa 8 cm).
Sul sudario sono però assenti le macchie di sangue più secco presenti sulla Sindone: questo sembra indicare che il sudario fu posto sul capo del cadavere per breve tempo subito dopo la morte, e poi tolto prima della sepoltura.