Ariano Irpino
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 778 m s.l.m. | ||
Superficie: | 185,52 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 125,58 ab./km² | ||
Frazioni: | vedi elenco | ||
Comuni contigui: | Apice (BN), Castelfranco in Miscano (BN), Flumeri, Greci, Grottaminarda, Melito Irpino, Montecalvo Irpino, Monteleone di Puglia (FG), Savignano Irpino, Villanova del Battista, Zungoli | ||
CAP: | 83031 | ||
Pref. tel: | 0825 | ||
Codice ISTAT: | 064005 | ||
Codice catasto: | A399 | ||
Nome abitanti: | arianesi | ||
Santo patrono: | Sant'Ottone Frangipane | ||
Giorno festivo: | 23 marzo | ||
Sito istituzionale | |||
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Ariano Irpino è il comune territorialmente più esteso della Campania. Ha 23.297 abitanti e fa parte della provincia di Avellino. È edificata su tre colli, e per tale motivo è anche conosciuta col nome di Città del Tricolle.
Ariano Irpino fa parte della Comunità Montana dell'Ufita (che ne è anche le sede).
Indice |
[modifica] Frazioni
Ariano Scalo, Cardito, Carpiniello, Madonna Vallaluogo, Martiri, Ponnola, S. Barbara, Serralonga, Serra, Stratola, Tranzano, Torana, Varanallo
[modifica] Storia
Le sue origini sono antichissime, il primo sito abitato della zona è infatti un insediamento neolitico (circa 7000 a.C.) che continua ad essere abitato fino al 900 a.C. Successivamente un ramo dei Sanniti - gli Hirpi - fonda Aequum Tuticum; sito che col passare del tempo viene romanizzato e diviene un importantissimo nodo stradale (ruolo, questo, detenuto tutt'ora), nell'incrocio tra la via Traiana e la via Herculeia.
La decadenza di Aequum Tuticum si verifica in concomitanza delle prime invasioni barbariche. Inizia così l'insediamento sul Tricolle, luogo rialzato e facilmente difendibile, ed è lì che nasce Ariano, roccaforte situata in posizione strategica; sono perfettamente riconoscibili e fanno tutt'oggi parte della città le sue antiche ed imponenti mura difensive. Al sicuro dagli andirivieni di Goti e Bizantini, Ariano diventa una roccaforte dei Longobardi. Intorno all'anno 1000 nasce il Castello a difesa dai domini Greci il quale si erge tutt'ora all'interno della Villa Comunale.
Conquistata successivamente dai Normanni, nel 1140 è la sede in cui vengono emanate, da Ruggero II d'Altavilla detto Il Normanno, le Assise di Ariano, la nuova costituzione del Regno delle Due Sicilie. Questo corpus legislativo verrà adottato quasi integralmente e con poche variazioni nelle Costituzioni di Melfi di Federico II di Svevia. Nello stesso anno viene battuto il Ducato, moneta che resterà in vigore per ben 7 secoli, fino al 1860.
Inizia qui un periodo infelice, in cui Ariano subisce saccheggi e devastazioni a causa degli uomini e dei terremoti. Nel 1255 Manfredi di Svevia - figlio di Federico II - assedia la città che resiste duramente grazie alle mura ed alla natura combattiva degli abitanti. Durante l'assedio un gruppo di lucerini si fingono disertori dell'esercito di Manfredi, e vengono accolti nella città. Nella notte essi rivelano la loro doppia faccia, saccheggiandola e distruggendola col fuoco, oltre a farne strage degli abitanti. C'è ancora una via a ricordo del tragico evento, chiamata per tale motivo La Carnale.
Più di dieci anni più tardi, nel 1266, Carlo I D'Angiò ricostruisce la città e le dona due spine della corona che cinse il capo di Cristo (donategli dal fratello Luigi IX re di Francia detto Il Santo), ancora conservate in un reliquiario all'interno della Cattedrale romanica della città.
Tramontato il regno degli Angioini, la città passa nelle mani della famiglia Provenzale dei Desambramo dal 1294 al 1413; si succedono poi i Carafa ed i Gonzaga. Il 2 Agosto 1545 la città si riscatta dal regime feudale, diventa Città Regia e dipende da questo momento dal Viceré del Regno delle Due Sicilie. Più tardi, nel 1868, la città acquista la denominazione di Ariano di Puglia che dura fino al 1930 quando cambia il proprio nome in Ariano Irpino.
In città e provincia è presente una comunità di membri dell'Esercito della Salvezza, con una propria sala di culto in piazzale Giulio Lusi.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] La maiolica
Pregiatissima ed ambita in tutta la Campania, ma apprezzata anche nel resto d'Italia e perfino all'estero, è la produzione maiolicense arianese. Della maiolica di Ariano Irpino si hanno esemplari risalenti già al XIII secolo, ma il suo vero cammino inizia intorno al XVIII secolo, quando appaiono le prime anfore e brocche, spesso semplici nella forma, ma finemente elaborate.
Oggi la produzione è più che mai vasta, toccando fiasche, borracce, busti, coppe, targhe, figure, anfore... Tutti pezzi splendidamente decorati dagli artigiani arianesi, e sovente di forma particolarmente fine ed elaborata.
Un vasto repertorio di antiche maioliche arianesi è conservato nel Museo Civico della città.
[modifica] Collegamenti
Ariano Irpino è raggiungibile uscendo a Grottaminarda sull'autostrada A16 e poi prendere la SS90 delle Puglie in direzione Ariano Irpino; oppure tramite la sua stazione ferroviaria sulla direttrice Roma<-->Bari che si trova a 3 km a nord della città in località Ariano Scalo; la stazione è collegata al centro della città per mezzo di un bus navetta.