Campo elettromagnetico
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Il campo elettromagnetico, (electromagnetic field o EMF) è composto in generale da tre campi vettoriali, il campo elettrico il campo magnetico e un terzo campo che spesso per semplicità viene escluso che è il termine di sorgente. Questo significa che i vettori (E,B e J) che caratterizzano il campo elettromagnetico hanno ciascuno un valore definito in ciascun punto del tempo e dello spazio. Se solo E, il campo elettrico, ha un valore diverso da zero e costante nel tempo, il campo è definito campo elettrostatico.
Il campo elettromagnetico genera una forza F su una particella carica, data dall'equazione di Lorentz:
dove q è la carica della particella, e è la sua velocità.
Il comportamento dei campi elettromagnetici può essere descritto con le equazioni di Maxwell, e il loro principio quantico dall'elettrodinamica quantistica; nell'ambito della meccanica relativistica i campi sono descritti dalla teoria dell'elettrodinamica classica, ovvero la teoria covariante per trasformazioni di Lorentz dell'elettromagnetismo. La legge di Faraday-Neumann-Lenz dice che: la differenza di potenziale indotta in un circuito chiuso è direttamente proporzionale alla variazione del flusso magnetico e inversamente proporzionale all'intervallo di tempo in cui avviene. Detto in altri, termini essa è proporzionale alla velocità di variazione del flusso concatenato al circuito. Il funzionamento di numerose macchine elettriche, come ad esempio i trasformatori ed i motori elettrici, si basa su questa legge.
L'esposizione umana ai campi elettromagnetici è una problematica relativamente recente che assume notevole interesse con l'introduzione massiccia dei sistemi di telecomunicazione e dei sistemi di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica. In realtà anche in assenza di tali sistemi siamo costantemente immersi nei campi elettromagnetici per tutti quei fenomeni naturali riconducibili alla natura elettromagnetica, primo su tutti l'irraggiamento solare.