Dramatica
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Dramatica è una teoria di scrittura creativa sviluppata negli Stati Uniti d'America da Melanie Anne Phillips e Chris Huntley nei primi anni 1990. Ne è stato realizzato anche un programma informatico da parte della società Write Brothers, Inc. (ex Screenplay Systems Incorporated).
La teoria si fonda sull'idea secondo cui ogni storia completa sia un modello di quel processo di problem solving che viene condotto dalla mente umana quando si trova di fronte ad un ostacolo da superare. Ogni narrazione, se vuole essere completa, deve dunque affrontare, secondo questa teoria, tutti i possibili approcci con cui è possibile risolvere quel problema attorno al quale ruota l'intera storia; vengono forniti quindi alcuni strumenti di analisi con cui potersi aiutare nell'interpretazione o nella creazione di un'opera narrativa, che sia cinematografica o letteraria.
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[modifica] Cos'è Dramatica
Si tratta di una struttura mentale con cui l'autore può analizzare tutti gli aspetti di una vicenda prima di narrarla. Ogni storia completa è un modello del processo mentale con cui si cerca di risolvere un problema. Dramatica, in questo senso, si pone come un posto da cui partire per aiutarsi nell'ideazione di una storia completa o nella ridistribuzione e integrazione di elementi già ideati durante un flusso creativo più libero. La scrittura spontanea non viene qui difatti considerata "sbagliata", quanto invece "incompleta" senza alcuna accezione negativa: spetta all'autore decidere se proporre un'opera che affronti tutti gli aspetti di un problema, cosa che, stando agli autori della teoria, incontra comunque il gusto della cultura occidentale.
Per presentare al lettore tutti gli aspetti di un problema è necessario mescolare 4 punti di vista:
- la vicenda che circonda gli attori e li coinvolge tutti indistintamente (punto di vista obiettivo);
- la "telecamera" attraverso cui il lettore vive la vicenda (punto di vista del personaggio principale);
- il confronto tra l'attore principale e un personaggio alternativo o antagonista (punto di vista del personaggio d'impatto);
- il tipo di emotività che nasce da questo confronto (punto di vista della relazione emozionale tra i due).
Una storia completa si sviluppa dunque come documentazione dell'incontro tra due modi di vedere uno stesso problema, o come la stessa vicenda personale che si sviluppa dentro un problema.
[modifica] I ruoli
Un attore è un personaggio con la sua identità ben determinata; un ruolo è la sua funzione, la sua giustificazione nell'insieme, e in quanto tale appare solamente al momento di sviluppare il punto di vista obiettivo. Quando si narra la vicenda che coinvolge tutti, difatti, occorre che le persone (o le cose, volendo) si muovano e/o riflettano seguendo il proprio ruolo; un attore archetipo fa entrambe le cose che il proprio ruolo prevede, mentre un attore più complesso è contenitore di uno o più ruoli dei quali può svolgere la funzione attiva e/o quella riflessiva.
Dramatica prevede otto ruoli:
- Intraprendenza - qualcuno o qualcosa vuole raggiungere uno scopo: è o diventa principale proponente o guida degli sforzi diretti ad uno scopo. Rappresenta il desiderio di lavorare alla risoluzione di un problema.
- Antagonismo - qualcuno o qualcosa ha o sviluppa lo scopo opposto, e tenta di minare il lavoro e la propaganda di colui che assumerà il ruolo intraprendente. Lascia crescere il problema.
- Raziocinio - apporta logica e capacità organizzative all'attore, che però in questo modo può ferire i sentimenti degli altri attori col proprio atteggiamento distaccato
- Emotività - apporta enfasi e frenesia negli atteggiamenti di un attore, che però spesso disperde le proprie energie in troppe direzioni.
- Fedeltà - è il ruolo di accompagnatore di un attore (spesso il principale).
- Scetticismo - spinge l'attore a sollevare dubbi, e se questo ne accompagna un altro lo fa comunque con pessimismo.
- Protezione - spinge un attore ad aiutare, istruire o proteggere (anche fisicamente) un altro attore.
- Deviazione - porta un attore a tentarne un altro verso gratificazioni immediate distogliendolo invece dal proprio scopo "più alto".
[modifica] Gli attori
Sono coloro che muovono la storia e che spesso lavorano a scopi incrociati e collidono. Gli attori archetipi incarneranno i ruoli secondo distribuzioni molto rigide e semplicistiche, costituite in modo da non farli mai trovare in conflitto con loro stessi ma solamente con gli altri attori, che sono dunque chiaramente individuabili come controparti di un insieme ben bilanciato. In questo senso ogni attore archetipo corrisponde ad un ruolo.
Per creare invece attori che meglio rappresentino le incertezze e le incoerenze della vita reale è sufficiente distribuire in modo differente sia i ruoli che le funzioni (attiva e riflessiva) che li compongono. In particolare si possono scambiare le funzioni di due ruoli "in diretto contrasto" mantenendo così distinti i piani dell'azione e del pensiero (ad esempio un attore che agisce emotivamente e riflette razionalmente contrapposto ad un altro attore che ragiona emotivamente ma agisce seguendo direzioni razionali), oppure uniformando in un solo attore il solo piano dell'azione o quello delle decisioni (ad esempio un attore che agisce sia emotivamente che razionalmente contrapposto ad un altro attore che ragiona sia emotivamente che razionalmente).
[modifica] L'attore protagonista
L'attore protagonista è quello che guarda al problema da un certo punto di vista ormai collaudato ed efficace e che una nuova situazione (o qualche altro attore) distrae, ostacola o tenta verso soluzioni più immediate. Il protagonista avrà comunque bisogno di ottenere tante prove prima di arrivare ad una situazione di stallo con la propria coscienza. Al momento dello scontro (o al culmine della graduale crescita del personaggio) tutti i successi della vecchia visione sono perfettamente bilanciati dalla più ampia, ma sinora inedita, visione nuova. Sarà l'autore a scegliere se far mutare o restare costante l'attore protagonista.
[modifica] Il tema
Il tema di un'opera letteraria è solitamente fatto coincidere con un argomento; secondo la teoria Dramatica, invece, il tema è un problema messo in relazione agli avvenimenti: non ci si chiede solamente "che cosa", dunque, quanto "che cosa da che punto di vista". In questo senso non si può considerare come esempio di tema valido "l'amore" bensì una sua specifica implementazione contestuale che lo lega ad ognuno dei 4 punti di vista affrontati (e che trasforma l'amore di volta in volta in desiderio, rispetto per le scelte del partner, gelosia, eccetera).
Dramatica distingue 4 tipologie di problemi:
- stato esteriore - l'ambiente, lo status quo, la situazione
- processo esteriore - un'attività fisica, un'impresa, una missione
- processo interiore - un modo di ragionare, un processo mentale
- stato interiore - le convinzioni e la cultura, le abitudini mentali
Per ognuno di essi si determina anche l'area in cui questo maggiormente impatta e ciò cui viene dato valore quando bisogna affrontare il problema (tenendo conto dei punti di vista di cui sopra).