Dreamachine
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La Dreamachine è il primo oggetto nella storia dell'essere umano ad essere stato concepito per essere guardato con gli occhi chiusi. L'osservazione della Dreamachine provoca in colui che la "guarda" delle visioni colorate e, in alcuni casi, può indurre uno stato simile a quello del sogno.
Concepita dal pittore e scrittore Brion Gysin e dal suo amico Ian Sommerville all'inizio degli anni [1960], la Dream Machine è un semplice cilindro perforato, disposto su un giradischi (nella versione originale un giradischi a 78 giri), ed una lampadina è sospesa al suo centro. La rotazione del cilindro fa sì che la luce lampeggi ad una frequenza situata tra 7 e 13 pulsazioni al secondo (Hertz). Questa gamma di frequenze corrisponde alla cosiddetta "banda alfa", ovvero alle oscillazioni elettriche emesse dal cervello umano quando quest'ultimo si trova in stato di rilassamento, quando gli occhi sono chiusi, o in assenza di stimoli esterni.
Il lampeggiamento della Dreamachine stimola il nervo ottico ed altera l'attività elettrica cerebrale. Gli utilizzatori descrivono visioni colorate caleidoscopiche "proiettate" dietro le palpebre, che possono evolvere fino ad assumere forme concrete e dare l'impressione di stare sognando (da qui il nome Dreamachine = macchina dei sogni).
[modifica] Bibliografia
- Re-Search: William S. Burroughs, Brion Gysin, Throbbing Gristle, V. Vale (cur.) (1982) ISBN 0-940642-05-0
- Dreamachine Plans, Brion Gysin (1994) ISBN 1-871744-50-4
- Flickers Of The Dreamachine, Paul Cecil (2000) ISBN 1-899598-03-0 Download page
- The Chapel of Extreme Experience: A Short History of Stroboscopic Light and the Dream Machine[sic], John Geiger (2003) ISBN 1-932360-01-8