Ferrol
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Ferrol | |
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Nome originale: | Ferrol |
Stato: | ![]() |
Comunità autonoma: | ![]() |
Provincia: | La Coruña |
Latitudine: | |
Longitudine: | |
Altitudine: | m s.l.m. |
Superficie: | 83 km² |
Popolazione: - Totale - Densità |
(2001) 77.950 ab. 939,15 ab./km² |
CAP: | 15... |
Pref. tel: | (+34)... |
Targa: | {{{targa}}} |
Si invita a seguire lo schema comuni spagnoli |
Ferrol 43°28′ N 8°15′ W è un comune spagnolo di 77.950 abitanti situato nella comunità autonoma della Galizia, provincia di La Coruňa (A Coruňa in galiziano).
Città natale di Francisco Franco, durante il regime franchista prese il nome di El Ferrol del Caudillo.
Si trova all'estremità della Ria de Ferrol (una delle insenature caratteristiche della costa atlantica della Galizia) alla foce del Rio Grande de Xuvia, fra il capo Prioriňo e la punta di Segaňo, protetta dai monti Polos e Faro. Il clima atlantico della città è mite ed abbastanza uniforme per tutto l'anno. La sua economia si basa soprattutto sull'attività cantieristica, sulla pesca, sull'attività portuale e sulla presenza della base militare navale, la maggiore della Spagna sull'Atlantico. Dai resti di antiche fortificazioni generalmente a forma circolare od ellittica dette castros che si trovano numerose in questa zona si deduce che già era abitata in tempi preistorici, i Fenici conoscevano la zona per le miniere di stagno delle montagne circostanti e di qui passavano le legioni romane dirette alla città di Corunion, l'attuale La Coruňa, che sotto Traiano conobbe una certa prosperità. La Galizia, e quindi anche Ferrol, non fu invasa dai Mori, anzi proprio dalla Galizia partì la prima scintilla della lunga lotta per la Reconquista quando nel 722 il mitico re visigoto Pelayo, secondo la tradizione dopo essere stato visitato dalla Madonna, fermò e sconfisse gli Arabi nella battaglia di Covadonga ai piedi dei Picos d'Europa sui monti Cantabrici. Nel secolo XIII un gruppo di pescatori s'insediò nell'insenatura di A Graňa costituendo così il primo nucleo della città che si ampliò in quello che viene detto Barrio (quartiere) de Ferrol Vello la vecchia Ferrol. In questa zona di rotte e locande approdavano, venendo dal mare, i pellegrini verso Santiago de Compostela, così Ferrol divenne una tappa del camino dall'Inghilterra. Sarebbe rimasta un piccolo porto di pesca se non fosse intervenuto nel secolo XVIII il re Carlo III di Borbone (1718-11788) a decidere, di stabilirvi, grazie alla favorevole posizione del luogo, il Dipartimento Marittimo creando la cittadella fortificata, l' Arsenale, i cantieri navali di Eneiro, i castelli di difesa, dei quali sono ancora in buono stato solo quelli di San Felipe e de Palma ai lati dell'imboccatura della ria a guardia della città. Questa attività edilizia e la creazione della base militare con la necessità di nuovi servizi determinarono l'immigrazione di molte persone che rese necessaria la creazione del Barrio de A Magdalena, nuovo quartiere edificato secondo criteri urbanistici razionalisti con il tracciato stradale rigidamente ortogonale con griglie rettangolari di sei strade per nove e formato da edifici di stile neoclassico che caratterizzano l'intera città con l'eccezione del quartiere medioevale del XIII secolo con le strade strette e tortuose che salgono dai moli del porto e le case dei pescatori ad un solo piano con balconi di legno in parte trasformate in negozi di attrezzature navali o in vecchi bar. Nel periodo franchista è stato costruito un quartiere periferico di forma trapezoidale il Barrio de Recemil conosciuto come casas batadas cioè case a buon prezzo, popolari.
I monumenti principali, se non si indica altrimenti, sono tutti del XVIII secolo e in forme neoclassiche sono:la Porta del Dique, all'ingresso dell' Arsenale, l' Ateneo ferrolan che ospita varie istituzioni culturali, le chiese di S. Julian e S. Francisco, la Iglexa de San Xiao concattedrale della diocesi di Mondoňedo-Ferrol che ha sedi vescovili in entrambe le città, la Porta de Astillero, cioè dell'Arsenale,il Convento de San Franciscocostruito nel secolo XIV e modificato nel XVIII con la chiesa castrense dipendente dal vescovo militare e, nell'arsenale: la Praza e Sala de Armas le mura di cortina. Dello stesso secolo sono anche l' Alameda de Ferrol il parco più antico della città ai limiti del barrio di Santa Magdalena, il Museo naval all'interno della cittadella militare che contiene reperti di navi affondate, armi, cartografie, vele, antichi attrezzi dei marinai e un pannello con i nomi delle navi costruite nei cantieri navali di Ferrol dal 1751 al 1984. Il Museo da Naturaleza con fossili e resti di animali, piante e minerali. L' Antigo Gobierno Militar edificio costruito per procedere alla creazione della base militare. Altri edifici sono: la Igrexa de Santiago, chiesa collegiata di stile romanico la Casa Romero del 1910, il Teatro Joffre del 1892, il Casino ferrolano del primo trentennio del XX secolo, la Capela de compañia de Maria del 1929 che ha all'interno un bel retablo neogotico, la Capela da Universiade già cappella dell'Ospedale militare all'interno del campus universitario nel quartiere di Eneiro, la Capela de San Carlos con reminescenze neoclassiche e barocche, la Capela de Mercale del 1911 neogotica. Alla Praza de de Amboage nel quartiere di Santa Magdalena è legata ad una curiosità: il filantropo originario di Ferrol Ramon Pedro Francisco Pia i Monge conosciuto come marchese di Amboage nel 1593 prima della sua morte decise una donazione per creare la Fondazione Amboage con la finalità di esimere i giovani di Ferrol dal servizio di leva militare, che all'epoca si poteva evitare col pagamento di una somma di denaro. La cittadinanza, in segno di riconoscenza, decise di onorarlo con un busto, d'intitolargli la piazza e di celebrare delle feste in suo onore. Come in tante città spagnola, a Ferrol si celebrano le feste della Settimana Santa e un'altra festa detta Entroido ferrolan Ai limiti del quartiere antico iniziano le spiagge balneari e per sport acquatici. Nei dintorni: As Catedrais passeggiata sul mare adattata per i turisti sulla spiaggia per osservare le grotte e gli scogli che l'azione dell'oceano ha trasformato in architetture con contrafforti e archi. A 14 Km. il Cabo Prior che si addentra per 1,75 Km. nell'oceano s'innalza dalla terra di 125 metri per discendere a precipizio nel mare. Sulla sommità c'è il Faro attivo dal 1853, accanto al faro le infrastrutture di un distaccamento militare. A sud ovest a una settantina di Km. per una strada nell'accidentata penisola attraverso i pittoreschi paesi di Carballo, centro termale di acque solforose, Vimianzo con un castello antico, Camarinňas, grazioso porticciolo all'imbocco della ria con lo stesso nome, Maxia porticciolo dominato dal santuario romanico di Nuestra Seňora de la Blanca e Curcubion in una ria ben riparata, si giunge al noto Cabo Fisterre (Finisterre) enorme roccia granitica unito alla terra da una lingua di sabbia. È il punto più occidentale della Spagna e dell'Europa continentale che per millenni è stato considerato Finis Terrae, ultima estremità della terra dopo la quale ci sarebbe stato un abisso marino in cui si spegneva il sole al tramonto e portava ad una tenebrosa regione popolata da mostri.
Poco distante da Ferrol si trova la Dique de Sino, diga terminata il 19 agosto 1879, opera idraulica considerata all'epoca la maggiore della Galizia coi suoi 145 m. in lunghezza per 27 m. di bocca e 12 m. di profondità ed una delle più grandi del mondo. A distanze diverse sono le numerose testimonianze di insediamenti antichi, si tratta di fondamenta o di parti limitate di costruzioni che si ritiene siano state fortificazioni; se ne indicano alcune: A 4 km. A Croa de san Pedro de Leixa, di forma ovale formata da tre muri concentrici di pietre e terra e da un fossato. A 8 Km. Castro Croa de Fontà roccaforte circolare con due muri separati da un fossato; da qui si gode di un'ottima vista sulla spiaggia e sulla laguna di Doniňos. A 9 Km. Castro Castelo de Mouros roccaforte di forma ovale su una spianata alla cima di una collina alta 187 m. nota anche col nome di Casa dos Gafos con due mura separate da un fossato. A 9,5 Km. Castro de Papoi semicircolare con due muri concentrici. A 7 km. Castro de Lobadiz roccaforte costiera tagliata in parte sulla roccia e in parte formata da due file di mura; all'interno i resti dellee fondamenta di case, da qui è ampio il panorama sulla spiaggia di Lobadiz. Numerose sono pure le cappelle o le chiesette dei dintorni, per brevità si citano solo: A 4 Km. Capela de san Antonio da Cabana del XIX secolo, a 3 Km. Capela das Angustias della fine del XVIII secolo, a 17 Km. Capela des Neves romanica del XIII secolo, a 12 Km. Capela de Ascension del XIX secolo ampliata nel 1933.