Hugo Gatti
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Hugo Orlando Gatti (19 agosto 1944, Carlos Tejedor-Buenos Aires) è stato un grande portiere argentino. 
Ha iniziato la sua carriera nelle divisioni inferiori. Ben presto si pose in evidenza per la sua eccentricità: non si limitava a stare tra i pali ma spesso faceva anche delle uscite fuori dall'area della porta. Gli piaceva farsi notare, portando una bandana colorata in testa, i calzettoni bassi e maglie dai colori sgargianti; tra i pali era un portiere acrobata.
Durante un match, "El Loco" (il matto, come era stato soprannominato), in una partita dove non gli arrivava neanche un tiro si mise a sedere sopra la traversa.
Caratterizzato da una forte autostima e da una notevole loquacità, rilasciava spesso dichiarazioni roboanti.
Nel 1964, il River Plate pagò una somma considerevole per avere Gatti, come alternativa al mitico Amadeo Carrizo.
Nel 1969, Gatti fu ceduto al Gimnasia y Esgrima La Plata. Nel 1975, l'allenatore Juan Carlos Lorenzo lo volle nell'Unión de Santa Fe. L'anno successivo, passò al Boca Juniors.
Titolare inamovibile della Nazionale argentina degli anni settanta, pochi mesi prima dell'inizio del Campionato del Mondo per Nazioni del 1978, rinunciò alla convocazione in Nazionale, a causa delle continue critiche espresse dai giornali argentini in merito ad una sua presunta scarsa forma: era l'anno in cui l'Argentina vinse il titolo di Campione del Mondo.
Nel 1980 Gatti si rese protagonista di un episodio tragicomico: trovandosi di fronte un "certo" Diego Armando Maradona, pensò bene di intimorirlo, dicendogli che non avrebbe mai potuto giocare al calcio per via del suo fisico minuto e robusto. Ebbene, in quella stessa partita Maradona gli rifilò ben quattro gol.
Agli inizi del 1981, Gatti perse la titolarità del ruolo in favore di Carlos "Pantera" Rodríguez. Nella squadra giocavano anche Diego Armando Maradona e Miguel Angel Brindisi. Durante la partita con l'Estudiantes de La Plata, l'allenatore Silvio Marzolini decise di restituire la titolarità a Gatti dopo un diverbio con Rodríguez. El Loco non tradì le apettative: in un'azione di contropiede si avventurò fuori dall'area per intercettare il pallone, effettuò un tiro lunghissimo fin oltre il centrocampo per passare a Perotti, il quale riuscì a segnare l'unico gol della partita.
Verso la fine degli anni Ottanta, ha abbandonato definitivamente i Club argentini, a causa di alcune polemiche sorte per il suo sostegno al presidente Alfonsin (i tifosi del Boca Jrs. erano di estrazione peronista).
Fedele al suo carattere eccentrico, durante i Mondiali di calcio Germania 2006 ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla presenza di «jugadores negros en la selección de Ecuador», che gli hanno fruttato l'accusa di razzismo.
In tutta la sua lunga carriera ha totalizzato 755 presenze nella primera argentina (record assoluto) con le rispettive squadre:
- Anno 1962-1963 Atlanta (38 presenze);
- Anno 1964-1968 River Plate (77 presenze);
- Anno 1969-1974 Gimnasia y Esgrima La Plata (223 presenze);
- Anno 1975 Unión (45 presenze);
- Anno 1976-1989 Boca Jrs. (372 presenze).
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