Mario Carli
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Mario Carli (San Severo, 30 dicembre 1888 - Roma, 9 settembre 1935) fu scrittore e giornalista.
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[modifica] Biografia
Nato a San Severo, da padre romagnolo e madre pugliese, maturò artisticamente a Firenze. Negli anni Dieci incontrò Marinetti e aderì al Futurismo, partecipando attivamente alla cosiddetta pattuglia azzurra. Dopo aver preso parte alla Prima guerra mondiale, si impegnò a favore degli Arditi e raggiunse d'Annunzio a Fiume. Il suo articolo Arditi, non gendarmi, pubblicato sul giornale L'Ardito, segnò la fine del connubio tra Arditi d'Italia e Fascismo, promuovendo la nascita degli Arditi del Popolo, filiazione antifascista dell'Associazione nazionale Arditi d'Italia.
Giornalista di successo, dalle pagine della Testa di ferro, giornale pubblicato a Fiume nel periodo della Repubblica del Carnaro, Carli diede voce all'ala filobolscevica dell'impresa fiumana (cui fa riferimento anche il suo romanzo Trilliri). Dopo alterne vicende, aderì definitivamente al Fascismo e, con l’amico e scrittore Emilio Settimelli, diresse il temuto quotidiano L’Impero.
Personaggio indocile e ribelle, compreso nell’ambito dei cosiddetti fascisti di sinistra, negli anni trenta diventò diplomatico e fu console generale d’Italia a Porto Alegre, in Brasile, poi a Salonicco, in Grecia.
Ammalatosi, si spense a 47 anni.
[modifica] Opere
Carli ha scritto numerose opere, tra cui il romanzo sperimentale Retroscena (1915) e il libro Con d’Annunzio a Fiume (1920), che trae spunto dalla sua partecipazione alla celebre impresa dannunziana. Nel 1923 pubblicò La mia divinità, un testo nel quale racchiuse la sua produzione poetica, formata da poemetti in prosa, tra cui spicca Notti filtrate, considerato un testo presurrealistico di grande rilievo, e come tale presente in numerose antologie. Il poemetto contiene, come si legge in apertura, "dieci momenti di lirico sonnambulismo, nei quali i ricordi e le immagini si coagulano in essenza, lasciando filtrare la inutile zavorra dei legamenti coordinatori".
La recente rivalutazione del Futurismo ha fatto di Carli un personaggio assai considerato. Al centro della sua produzione c’è l’esaltazione del dinamismo esistenziale, nella convinzione che la vita sia energia, sforzo di realizzare le proprie possibilità, sprezzando i pericoli e i sacrifici.
[modifica] Bibliografia
- Mario Carli, Filippo Tommaso Marinetti, Lettere futuriste tra arte e politica, a cura di Claudia Salaris, Officina, Roma 1989.
- Francesco Giuliani, Il poeta futurista Mario Carli. Il mito della Giovinezza, ed. Roma, Foggia 1991.