Mil Mi-8
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mil Mi-8MT | |
---|---|
![]() Un tipico elicottero della famiglia "Hip", il Mi-8 "Hip-C" |
|
Descrizione | |
Tipo | Elicottero multiruolo |
Equipaggio | 2 |
Primo volo | 24 giugno 1961 |
Costruttore | Mil |
Esemplari costruiti | oltre 9100 (in produzione) |
Dimensioni | |
Lunghezza | 25,31 m |
Diametro del rotore | 21,29 m |
Altezza | 5,65 m |
Superficie rotore | 356 m² |
Pesi | |
A vuoto | 7200 kg |
Massimo al decollo | 13000 kg |
Propulsione | |
Motore | due turbine Klimov/Isotov TV-3117MT |
Potenza | 1900 CV |
Prestazioni | |
Velocità massima | 250 km/h |
Autonomia | 1100 km |
Tangenza | 5000 m |
Passeggeri | fino a 28 |
La lista degli elicotteri presenti su wiki | |
Progetto:Aviazione e Progetto Elicotteri |
Il Mil Mi-8 (nome in codice NATO "Hip") è un elicottero sovietico da trasporto standard prodotto dagli anni sessanta in poi in oltre 8.000 esemplari. La sua categoria è simile a quella del Aérospatiale Puma o del Sikorsky SH-3 Sea King, ma l'"Hip" vanta una importante caratteristica, il portellone di carico posteriore, generalmente presente solo su macchine di categoria superiore e che consente di trasportare carichi ingombranti senza appenderli al gancio baricentrico.
Il modello "Hip E" ha uno degli armamenti più potenti mai impiegati su di un elicottero, con 192 razzi, una mitragliera e quattro missili anticarro, anche se le sue prestazioni non lo mettono sufficientemente al sicuro dalla reazione nemica.
L'"Hip" è stato usato anche come macchina per potenti contromisure elettroniche di disturbo, elicottero comando, macchina navale (denominata Mil Mi-14) e, con i motori potenziati da 2200 cavalli, come nuovo trasporto tattico, il Mil Mi-17, per il resto molto simile al precedente. Il Mil Mi-171 è l'ultima evoluzione, con miglioramenti soprattutto nella strumentazione di bordo.
Indice |
[modifica] Sviluppo
L'OKB Mil è il più prolifico tra i realizzatori sovietici di elicotteri, ed ha dato vita probabilmente al maggior numero di elicotteri costruiti in tutta la storia dell'aviazione. Uno dei successi maggiori è stato il Mil Mi-4 "Hound", un elicottero con motore a cilindri radiali sistemato nel muso. Per gli anni cinquanta il Mi-4 era una realizzazione potente ed efficace, prodotto in migliaia di esemplari. Questa macchina, simile ai Sikorsy S-55, era molto più grande e potente, ed è rimasto in servizio praticamente fino ai nostri giorni.
Ma l'epoca degli elicotteri con motori alternativi era, alla fine degli anni cinquanta, agli sgoccioli: le turbine erano molto più leggere e potenti, oltre che compatte, per cui gli elicotteri beneficiarono, con l'esigenza di essere quanto più leggeri possibile, in grande misura da questa innovazione, anche più di quanto non abbiano fatto gli aerei a turboelica. Il primo successo fu il Mi-2, ma l'esigenza di una macchina da trasporto di grande capacità aveva condotto anche alla realizzazione del colossale Mi-6 "Hook". Essa aveva una propulsione data da due potenti turbine, una delle quali venne utilizzata per il prototipo del Mi-8 "Hip", anche se la potenza venne ridotta a 2700 cavalli per non sovraccaricare la trasmissione. Il prototipo andò in volo attorno al 1961 ed ebbe la designazione NATO Mi-8 "Hip-A".
La versione successiva aveva due turbine, finalmente quelle definitive da 1500 cavalli TV-117, ma ancora il vecchio tipo di rotore a quattro pale del Mi-4. Esso venne chiamato Mi-8 "Hip-B". Decollato per la prima volta nel settembre 1962, entrò in produzione limitata in attesa che la meccanica venisse sviluppata appieno. Questo avvenne nel 1964, e il nuovo rotore era a cinque pale, praticamente una riproduzione del tipo utilizzato nel Mi-6, ma scalato in dimensioni. La produzione partì nel 1966, mentre i motori erano diventati i TV2-117A da 1500, poi 1700 cv. A quel punto, la produzione partì in grande serie e in pochi anni questo elicottero divenne diffusissimo. Era noto con li nome "Hip-C" dalla NATO.
[modifica] Tecnica
[modifica] Struttura
Si trattava, e si tratta, di un elicottero da trasporto ed impieghi vari, con sistemazione interna per trasportare carichi rilevanti e voluminosi. Ha una struttura in lega leggera (alluminio), per contenere i pesi, anche se a scapito dei costi. Tuttavia in un'epoca precedente a quella dei compositi non vi era altra alternativa pratica all'alluminio (e, in misura minore, al titanio).
La fusoliera è tozza e molto allungata, con costruzione tradizionale in centine e longheroni, rivestiti con pannelli metallici. Sul davanti vi è l'abitacolo, con non meno di 10 finestre trasparenti, che intelaiate in maniera leggera danno all'equipaggio un'ottima visibilità. Poco spazio è dedicato alla strumentazione, con un pannello per i quadranti e indicatori fondamentali per ciascun pilota, colorato nel caratteristico azzurrone degli aerei sovietici. Il pannello non è integrato con la superficie del muso, per cui dall'esterno si vede solo una vetratura continua, come con aerei quali il Boeing B-29 o l'Heinkel He 111.
Un portello d'accesso è presente sul lato destro, mentre un portellone scorrevole è presente su quello sinistra, sebbene le sue dimensioni siano in verità molto ridotte. Ben 6 oblò rotondi sono presenti nel resto della fusoliera e sul portellone stesso. Il volume del vano di carico è di circa 22,9 m², con 5,4 m di lunghezza, 2,3 di larghezza e 1,8 in altezza, ma con questo si esclude sia la cabina che la parte relativa al portellone. Gli interni possono essere adattati in vari modi, visto che l'elicottero è stato prodotto sia per operazioni civili che militari. In ogni caso, resta posteriormente il portello a valva verticale, con apertura idraulica.
Esso ha una funzione fondamentale, perché permette di trasportare all'interno carichi delle dimensioni di un veicolo leggero, senza ricorrere al gancio esterno (comunque disponibile) che pone dei limiti di velocità e manovra ben più pesanti. Eccetto il Pelican (versione speciale del Sea King) nessun altro elicottero tattico medio ha questo sistema, anche se così viene tolto spazio all'elettronica di bordo. Questa è alloggiata in parte nella lunga coda.
La coda, molto simile a quella dell'Mi-4, è lunga, con una struttura snella e alta. Tutte caratteristiche obbligatorie vista la presenza del portello di carico nella parte posteriore della fusoliera, e che hanno anche in questo caso un parallelo con il tipo precedente, che aveva anch'esso un portello di fusoliera.
A circa metà vi è un radar altimetrico e altre attrezzature. La coda termina con un piano orizzontale, seguito da un paracolpi di coda (per evitare che in atterraggi duri il rotore sbatta per terra) ed un timone verticale, dove alloggia il rotore tripala anticoppia. Esso ha un sistema molto complesso di trasmissione, con un giunto finale a 90 gradi, ma anche un giunto a 40° che lo rapporta all'asse principale, perché il rotore è sulla sommità della coda, non allineato all'albero di trasmissione proveniente dal motore.
Il carrello, costituito da 3 elementi, è triciclo anteriore ed ha una struttura fissa, con due grandi ruote sistemate lateralmente alla fusoliera stessa, sistemate su una sorta di traliccio e muniti de ammortizzatori. L'elemento anteriore è in grado di sterzare, con un corto carrello a ruote piccole e doppie.
[modifica] Motore
Il sistema propulsivo composto da due turboeliche TV2-117, da 1700 cv. Si tratta di motori molto compatti, sistemati entrambi in una coppia sopra la fusoliera, protetti da caratteristici filtri d'aria a struttura emisferica, sormontati dalla bocca del radiatore dell'olio (per la trasmissione) e seguiti dagli scarichi di grande diametro e unico tubo. Dietro questi motori, capaci di erogare potenza sufficiente anche in quote elevate, vi è il gruppo di riduzione/trasmissione. Esso dà potenza sia al rotore anticoppia, che al generatore di corrente, oltre ovviamente al rotore principale.
Questo è su 5 pale, con testata a bagno d'olio per la lubrificazione.Il serbatoio cilindrico è sopra la testa del rotore stesso. Le pale sono caratterizzate da un longherone a sezione rettangolare in alluminio, struttura a nido d'ape e sistema antighiaccio. I serbatoi, sistemati prevalentemente sui fianchi della fusoliera, esterni alla stessa, hanno una capacità di circa 1800 litri ma è possibile raddoppiare il carico di carburante con un grande serbatoio dentro la fusoliera.
[modifica] Armamento
Le armi sono eventuali, relative ovviamente solo al modello militare, che trasporta fino a 28-32 uomini o 3-4 tonnellate di materiali. Questo ha anche 4 piloni d'aggancio ai lati della fusoliera per 4 lanciarazzi da 57 mm, con 16 o 32 colpi l'uno. Il velivolo, però, non ha praticamente alcuna armatura protettiva nel modello "C". Tuttavia, questa capacità d'armamento era comune all'epoca, per molti tipi di elicotteri tattici (sebbene la maggior parte avesse al massimo due lanciarazzi).
[modifica] Versioni
Le seguenti versioni fanno parte della prima generazione di Mi-8.
- Mi-8 civile: caratterizzato da finestrini rettangolari, era presente nei modelli Mi-8 basico, Mi-8T con 24 sedili ribaltabili all'occorrenza, fissati ai fianchi della cabina, Mi-8 Salon con funzioni di trasporto VIP e 11 posti al massimo.
- Mi-8 "Hip-E": questa è la versione "cannoniera" del progetto basico, infatti ha avuto un aumento notevole della potenza di fuoco, che supera anche quella del Mi-24 e di qualunque altro elicottero d'assalto. Probabilmente ha corazze protettive almeno per i piloti. I piloni d'aggancio laterali hanno complessivamente 6 e non 4 punti d'aggancio, e ciascuno ha la capacità di trasportare, tipicamente, un lanciarazzi da 32 colpi UV-57-32. Al di sopra sono state ricavate rampe per missili AT-2 Swatter controcarro, mentre nel muso vi è una mitragliatrice da 12,7 mm o talvolta un lanciagranate da 30 mm. Anche se i razzi da 57 mm non sono molto efficaci né precisi se non a corte distanze, l'insieme è comunque impressionante: 192 razzi, 4 missili e una mitragliera. Le testate per i razzi sono sia HE (ad alto esplosivo) che HEAT; con queste ultime è possibile colpire blindati, perforando fino a 180 mm di acciaio. I razzi da 57 mm sono le armi più prodotte a livello mondiale di tale categoria di ordigni aria-terra (e usate talvolta anche come lanciarazzi terrestri).
- Mi-8 "Hip-F": è una versione export dotati di 6 missili AT-3 Sagger; per il resto è simile al precedente. Entrambi sono stati progettati per compiti di assalto e di soppressione delle difese eventualmente incontrate, specie a vantaggio degli elicotteri "Hip-C" da trasporto.
- Mi-8 "Hip-D,G, J, e K": si tratta di versioni elettroniche, le prime due sono posti di comando volanti, le altre, spesso identificate come Mi-9 nei documenti sovietici, hanno funzioni di disturbo ECM. Una ha un grande riflettore laterale sulla fusoliera, che causa echi anomali di ritorno ai radar: è un sistema semplice ma efficace, mentre per azioni di disturbo attivo vi è la versione "K" dotata di ECM attive.
[modifica] Mil Mi-17 "Hip-H"
Questo modello successivo necessita di un passaggio intermedio da citare, ed esso è noto come Mil Mi-14 "Haze", l'equivalente del Sea King statunitense. Esso all'inizio aveva di diverso dal Mi-8 una fusoliera a carena di barca, totalmente impermeabile. Ma le esigenze e il carico utile del ruolo navale richiedevano anche più potenza. Se il prototipo, quando volò nel 1969 aveva ancora i TV2-117 da 1550 cv, le macchine di serie (un centinaio) ebbero poi i TV2-117MT da 2200 cv, ed entrarono in servizio quando i Mil Mi-24 "Hind" andavano a loro volta in produzione.
I nuovi motori erano quello che ci voleva per tutti gli elicotteri medi della Mil: i Mi-24 beneficiarono ben presto di tali nuovi propulsori, specie nelle operazioni in quota, come nel teatro afgano, dove il modello base aveva difficoltà a restare in volo con un solo motore. Anche il Mi-8 ebbe questo gradito potenziamento di circa 1000 cavalli, e il nuovo tipo venne chiamato Mi-17 "Hip-H".
La macchina venne presentata nel 1981, al Salone del Bourget, Parigi. Era facilmente identificabile dal rotore di coda spostato a sinistra. Per il resto aveva la capacità di carico del Mi-8 "Hip-E", e molti elicotteri in costruzione del modello precedente vennero completati come Mi-8T/TB/TBK, a seconda degli allestimenti. Spesso questi elicotteri sono indicati come "Hip-F", ma non è chiaro se tutti gli "Hip-F" siano Mi-8T e successivi.
Nel 1989 venne prodotto il Mi-17IV, ulteriormente potenziato dalle turbine TV3-127VM.
Infine, nel 1991 è apparso il Mi-171, con caratteristiche simili ma rotore parzialmente in compositi, smorzatori di vibrazioni tra le pale, elettronica aggiornata e radar meteorologico nel muso. I motori garantiscono 1900 shp fino a 40 gradi o fino a 3000 metri, e consentono di restare in hovering fino a 3900 m, salendo a circa 10 metri al secondo (in entrambi i casi, al peso al decollo normale di 11100 kg)
Il successore previsto era il Mi-38, con 5 tonnellate di carico utile, rampa posteriore e due motori TV7-117V da 2350 shp. Avrebbe dovuto essere molto simile all'EH-101, ma non ha avuto molta fortuna a cauda della caduta dell'URSS.
[modifica] Impiego bellico e civile
Durante la Guerra dello Yom Kippur oltre 100 elicotteri erano a disposizione degli arabi, specie degli egiziani, e queste macchine entrarono in azione con spericolate azioni commando, specie quando, all'inizio della guerra, trasportarono centinaia di egiziani sul Passo di Mitla, nel Sinai. Molti elicotteri vennero abbattuti dai caccia israeliani, in quel pomeriggio del 6 ottobre 1973, ma i commando, nonostante molti abbiano giudicato totalmente fallimentare la loro azione, riuscirono a resistere per almeno 24 ore, rallentando i rinforzi israeliani destinati a combattere l'avanzata egiziana oltre il canale. Più tardi, i Mi-8 vennero addirittura inviati a bombardare con il napalm e razzi le teste di ponte israeliane, ma incontrarono ancora i caccia israeliani. Grossi e pesanti com'erano, in un ambiente privo di ripari tattici come il deserto, erano effettivamente un facile bersaglio e subirono in tutto almeno 20 perdite durante il loro servizio.
Nel frattempo i nuovi elicotteri si diffondevano a macchia d'olio. Alcuni erano in servizio in India già nel 1971, e vennero usati contro il Pakistan nella Terza guerra indo-pakistana. Le prestazioni degli "Hip-C" sono talmente elevate che in India hanno rimpiazzato i cargo C-47 Dakota, nonostante questi fossero macchine ad ala fissa.
Altri elicotteri sono stati usati in Africa, nel corso di innumerevoli guerre, come la campagna dell'Ogaden, e l'intervento cubano in Angola.
Sopratutto in Afghanistan, gli "Hip" hanno avuto la loro maggiore e più impegnativa campagna operativa. Nei reggimenti sovietici d'assalto, gli "Hip", in squadriglie di 8, erano assegnati in reparti misti assieme agli elicotteri Mi-24 Hind, anch'essi sia armati che da trasporto, anche se maggiormente orientati verso i ruoli di attacco. Le componenti dinamiche dei due elicotteri erano le stesse, così la manutenzione era facilitata. In Afghanistan gli "Hip" hanno svolto un formidabile lavoro di trasporto, rifornimento di guarnigioni isolate, attacco al suolo. Le loro grandi dimensioni e la ridotta protezione hanno causato perdite molto elevate, come sempre accade agli elicotteri tattici in volo su territorio ostile.
Gli "Hip" hanno soppiantato praticamente altri elicotteri: i Mi-2, per esempio, erano l'equivalente degli UH-1 statunitensi, ma sono stati marginalizzati in base al criterio che gli "Hip" potevano fare lavori più pesanti e in maniera più efficiente. Però, in molte situazioni elicotteri più piccoli, maneggevoli e economici avrebbero dovuto essere preferiti, cosa che in pratica i sovietici, nonostante la loro passione per macchine piccole e economiche, non hanno fatto.
In ogni caso, i Mi-8 hanno combattuto la guerra in Afghanistan per 8 anni. Nel film Afghan Breakdown (con Michele Placido), la numerosa formazione che si vede all'ultimo è composta da un misto di elicotteri Mi-8 e Mi-24, in ritorno verso la patria. Nel film The Beast, invece la parte del Mi-8 è interpretata da un Aérospatiale Super Frelon, nettamente più grosso.
Una tipica formazione di Mi-8 era quella presente nei due stormi d'attacco della LSV tedesco-orientale: ciascuno era basato su 3 squadriglie, composte da 8 Mi-24, 3 Mi-8TB e talvolta 4 Mi-2.
In guerra, il Mi-8 ha combattuto un po' ovunque: in Libia, Ciad, Etiopia. In Angola ha avuto vasto impiego, specie come elicottero cannoniera e trasporto d'assalto. Nonostante in caso di atterraggio forzato i piloti rischino le gambe (a differenza di macchine più moderne il Mi-8 non ha una struttura "crash-proof"), oltre che in generale essere poco protetti, questa macchina ha fatto un buon lavoro, potente e affidabile come si è sempre dimostrata.
Dalla metà degli anni '80 la minaccia più grave è stata quella dei missili all'infrarosso, sopratutto gli Stinger distribuiti dalla CIA tanto ai Mujahedeen che ai guerriglieri di Savimbi dell'UNITA in Namibia e Angola. Queste armi hanno richiesto il cambio delle tattiche e l'applicazione di soppressori di emissioni termiche, come anche lanciatori di bengala e disturbatori attivi IR. Ma se i vecchi SA-7 Grail hanno costituito un problema relativamente poco grave, i moderni Stinger si sono dimostrati meno propensi a farsi ingannare, e le perdite tra gli elicotteri cannoniera sono aumentate, mentre la loro efficienza diminuiva. Anche per questo i sovietici hanno assistito al ritorno prepotente della resistenza in Afghanistan, anche perché oramai organizzata saldamente oltre confine, in Pakistan. Tra i guerriglieri vi era anche Osama Bin Laden.
Un altro teatro di guerra in cui gli "Hip" sono stati coinvolti è il Golfo Persico. Gli "Hip" sono stati impiegati quantomeno dal 1980 contro l'Iran, poi contro il Kuwait nel 1990 (Prima guerra del Golfo), quando decine di macchine hanno assaltato direttamente la capitale Kuwait City. Le perdite, causate dalla reazione (secondo alcune fonti per via dei missili antiaerei, secondo altre prevalentemente per via dei Mirage F.1) sono state elevate. Ma il piccolo stato venne catturato in pochi giorni, e la famiglia reale fece appena in tempo a scappare, l'unico obiettivo mancato dalla guerra lampo irachena, per il resto eccellentemente condotta. Durante Desert Storm un "Hip" venne abbattuto da un F-14 dell'US Navy, l'unica vittoria assegnata a tale aereo. Un altro Mi-8 venne inquadrato dal designatore laser di un F-15E in volo a quota maggiore; nonostante si muovesse ad una certa velocità, venne colpito da una bomba a guida laser e disintegrato.
Durante gli anni '90 gli "Hip" sono stati ancora impiegati in guerra, specie in Angola nella misconosciuta guerra civile contro Savimbi, nella guerra sanguinosa guerra Etiopia-Etitrea, in Cecenia, Sri Lanka, Afghanistan.
A parte tutto questo lungo elenco di ruoli ed episodi bellici, l'"Hip" in versione civile non è stato meno importante, perché ha servito nell'Aeroflot e in innumerevoli compagnie commerciali e paramilitari in ruoli come il trasporto persone, materiali e VIP.
Tra gli usi che questi elicotteri hanno visto, forse i più originali sono stati quello di "casa" e di camion-furgone. Il secondo caso si è concretizzato quando qualche elicottero di questo tipo, abbattuto in Afghanistan, ha avuto la fusoliera letteralmente sistemata sulla meccanica di un autocarro, diventando un piccolo bus. Per quel che riguarda il primo, dopo la caduta dell'URSS in molte basi aeree semi abbandonate elicotteri Mi-8 inefficienti furono usati come alloggi di fortuna, sempre grazie allo spazio disponibile nella fusoliera.
A tutt'oggi la flotta degli "Hip" è molto attiva, specie negli ultimi modelli Mi-8TB e Mi-17. Essa esegue operazioni in tutto il mondo, e l'opinione generale è che si tratti di una macchina molto economica e affidabile, oltre che di notevole capacità. L'unico problema è che, caduta l'URSS, anche la produzione di nuove macchine (e parti di ricambio) è crollata, specie per gli ultimi modelli. Questo ha inciso negativamente, specie a metà anni '90, sull'efficienza delle flotte equipaggiate con questi elicotteri, ma i Mi-8 sono ancora le macchine standard (o comunque risultanti in servizio) di forze aeree come l'Areonautica Indiana, Polacca, Siriana, messicana (Mi-17), Turca (Mi-17) e qualche decina d'altri utenti.