My Life - Questa mia vita
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Titolo originale: | My Life |
Paese: | Stati Uniti |
Anno: | 1993 |
Durata: | 116' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | Drammatico |
Regia: | Bruce Joel Rubin |
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Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
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«Chi si crede di essere? Crede di potermi portare via la speranza in questo modo? E' la sola cosa che mi resta! E' chiaro? La sola che mi resta...»
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(Bob Jones al suo medico circa la malattia)
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My life - Questa mia vita è un film scritto e diretto da Bruce Joel Rubin del 1993, con l' interpretazione di Michael Keaton e Nicole Kidman.
[modifica] Trama
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«Stella brillante, Stella leggera, prima stella apparsa stasera. Felice sarò, felice sarei, se tu mi donassi quel che vorrei. Dio, ti prego, fammi vivere abbastanza per vedere mio figlio...non ti chiedo altro.»
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Robert Jones, chimato anche Bob, è un brillante manager che lavora nel settore delle comunicazioni e vive felicemente a Los Angeles con l' adorabile moglie Gayle.
La loro vita è allietata dalla notizia dell' arrivo del loro primo figlio, ma la felicità viene stroncata sul nascere, perché a Bob viene diagnosticato un tumore ai reni che, in poco tempo, ha raggiunto i polmoni, compromettendo numerose possibilità di cura. Secondo i medici, gli restano non più di quattro mesi di vita.
Bob, volendo a tutti costi porvi un rimedio, decide di realizzare un film sulla propria vita da in dirizzare al figlio, in cui parla di sè, della sua vita e della sua famiglia. Ma il suo desiderio più profondo è di guarire dal tumore, o almeno poter vivere abbastanza per conoscere il suo bambino.
Grazie a un guaritore cinese, che ha percepito il suo rancore, la sua rabbia e la sua disperazione, Bob ritorna a Detroit, la sua città natale, per partecipare al matrimonio del fratello Paul, e per rivedere i suoi genitori, con i quali ha pessimi rapporti.
Infatti, sebbene speri di risolvere l' antico astio, alla fine dei festeggiamenti riprende a litigare con la famiglia.
Tornato a Los Angeles, Bob rincontra il guaritore, il quale lo ammonisce: il rancore che porta dentro è il vero veleno, e finché lo nutrirà, gli sarà impossibile aiutarlo a guarire.
Il giovane riprende a filmare i luoghi più significativi della sua vita, e a registrare i messaggi più importanti in cui manda dei precisi messaggi al figlio.
Nonostante le previsioni dei medici, Bob riesce ad assistere alla nascita del figlio, Bryan Zachary.
Il tumore, però, progredisce in un baleno, e colpisce il cervello. A questo punto, Bob sembra davvero spacciato.
Quando arrivano a Los Angeles i genitori e il fratello da Detroit, Bob è già piuttosto debole, e non più autonomo.
Per alleviare la sua sofferenza psicologica, i genitori chiamano il circo nel giardino di casa, per colmare una promessa che, anni prima, non erano stati in grado di compiere.
Dopo pochi giorni, Bob muore di fronte a Gayle, ma finisce serenamente la sua vita, perché si è ricongiunto con i genitori, e perché la moglie continuerà ad amarlo per il resto della vita.