Nemo propheta in patria
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Nemo propheta in patria (sua) è una locuzione in lingua latina che significa: "Nessuno è profeta nella [propria] patria".
L'espressione vuole indicare la difficoltà delle persone di emergere in ambienti a loro familiari; in ambienti estranei viene generalmente assunto che sia più facile far valere le proprie capacità e qualità.
La frase è tratta dai Vangeli: tutti e quattro riportano, direttamente o indirettamente, questa frase di Gesù Cristo (traduzione CEI):
- Matteo 13,57: E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua».
- Marco 6,4: Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
Il contesto dell'affermazione è nei sinottici la visita di Gesù alla sua città di Nazaret, dove partecipa alla liturgia della sinagoga e applica a sé la profezia di Isaia 61,1-2 riguardante il dono dello Spirito Santo al consacrato (messia) del Signore.
La reazione dei nazareni è di rifiuto, e lì Gesù pronuncia la frase in questione.
Invece in Giovanni l'affermazione appare nel contesto (più vago) di un ritorno a Nazaret di Gesù dopo una festa di Gerusalemme.
Ancor oggi simile espressione viene usata da coloro che vedono il proprio operato non apprezzato da chi sta più vicino: familiari, colleghi, amici...