Discussione:Repubblica delle Sette Province Unite
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Gli sforzi centralizzatori di Filippo II (che miravano ad eliminare le tradizionali autonomie delle varie città), uniti alla forte tassazione ed al suo appoggio alla persecuzione dei protestanti da parte della Chiesa Cattolica portarono nel 1568 ad una rivolta, che fu l'inizio della cosiddetta Guerra degli Ottant'anni. Alle perpetrate angherie di Filippo II rispose l'unione delle Provincie settentrionali e meridionali dei Paesi Bassi con la Pacificazione di Gand (o Unione di Gand). Questa fu la prima ed ultima storica unione tra le due parti del paese (che in realtà era sommariamente diviso in tre: a nord le Sette Provincie, al centro le terre Generali, tra le cui città vi era Gand, e a sud i paesi bassi spagnoli, gli attuali Belgio e Lussemburgo), e fu il "gioiello di Guglielmo d'Orange". Gioiello che però tradì le aspettative delle parte che lo componevano a causa principalmente di dissidi religiosi nel suo interno: le provincie del nord abbracciavano il calvinismo, moderato e intransigente, mentre quelle del sud erano in prevalenza cattoliche. A seguito del reciproco vietarsi di professare le rispettive religioni l'Unione di Gand si scinse in due altre Unioni: quella di Utrecht a nord e quella di Arras a sud. Da ora in poi, quindi, le due Unioni combattevano lo stesso nemico ma separatamente. Inizialmente le Province Unite, guidate da Guglielmo I di Orange cercarono di scegliersi un sovrano, ma due esperimenti falliti con il duca Francesco d'Angiò (1581-1583) e con il Conte di Leicester (1585) convinsero le Province a diventare ufficialmente una Repubblica (1588), per quanto la famiglia degli Orange-Nassau vi giocasse un ruolo preminente.
La Guerra degli Ottant'anni[1] terminò con la Pace di Westfalia del 1648, con cui la Spagna riconobbe la Repubblica, e furono definiti i confini con i cosiddetti Paesi Bassi spagnoli (all'incirca coincidenti con l'attuale Belgio).