Sant'Agata de' Goti
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 156 m s.l.m. | ||
Superficie: | 62,92 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 187 ab./km² | ||
Frazioni: | Bagnoli, Faggiano, San Silvestro, Cantinella, Presta, Sant'Anna, Cerreta, Laiano | ||
Comuni contigui: | Arienzo (CE), Caserta (CE), Dugenta, Durazzano, Frasso Telesino, Limatola, Moiano, Santa Maria a Vico (CE), Tocco Caudio, Valle di Maddaloni (CE) | ||
CAP: | 82019 | ||
Pref. tel: | 0823 | ||
Codice ISTAT: | 062070 | ||
Codice catasto: | I197 | ||
Nome abitanti: | santagatesi / saticulani | ||
Santo patrono: | {{{1}}} | ||
Sito istituzionale | |||
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Sant'Agata de' Goti è un Comune di 11.566 abitanti della Provincia di Benevento.
[modifica] Posizione
La cittadina, sorge in bella posizione su uno sperone tufaceo tra due affluenti del fiume Isclero. La pianta della Città è a semicerchio e misura 1 Km in lunghezza, con diametro diretto da sud a nord lungo la sponda del torrente Martorano dove ha scavato una profondissima gola, particolarmente evidente nella sua parte sud-occidentale.
Tutto il territorio comunale sorge alle falde del monte Taburno con un escursione altimetrica di 1283 metri, con un minimo di 40 ed un massimo di 1323 metri, inoltre lo stesso è ricco di acque, infatti le fontane della Reggia di Caserta sono alimentate con acque che vengono estratte in questo territorio e convogliate nell'acquedotto carolino, costruito da Luigi Vanvitelli.
[modifica] Storia
Da accreditati studi storici si può supporre, che, Sant'Agata de' Goti, sorge nei territori dell'antica città Sannita Saticula, città ai confini della Campania, ricordata nel 343 a.C., quando durante la prima guerra sannitica, vi si accampò il console Aulo Cornelio Cosso, il quale rischiò di perdere l'esercito e fu salvato grazie all'abilità di Publio Decio Mure lasciando Saticula nelle mani dei Sanniti. Nel 315 a.C. durante la seconda guerra sannitica fu assediata e poi presa dai Romani, che nel 313 a.C. ne fecero una colonia. Durante la seconda guerra punica rimase fedele a Roma.
L'attuale nome di Sant'Agata de' Goti risalirebbe al VI secolo d.C.,allorché i Goti, sconfitti nel 553 d.C. nella battaglia del Vesuvio, ottennero di rimanere nei territori come sudditi dell'Impero, una colonia si sarebbe stabilita in questo territorio, fondando l'attuale città.
La città successivamente venne presa dai Longobardi, e fece parte del Ducato di Benevento. Nel X secolo divenne sede Vescovile. Nel 1038 vi si rifugiò Pandolfo IV di Capua, insieme al Vescovo Basilio di Montecassino, per sfuggire a Corrado II, aiutato dai Bizantini vi si difese per nove anni. Nel 1066 se ne impadronirono i Normanni e nel 1230 passò al Papatp sotto Papa Gregorio IX. Successivamente appertenne ai conti di Caserta i quali all'inizio del XIV secolo Bartolomeo Siginulfo, conte di Caserta, la vendette al provenzale Isnard de Pontèves. Nel 1343 fu concessa a Carlo Artus, figlio naturale di re Roberto III d'Artois. Dal 1400 in poi appartenne a varie famiglie feudali prima ai Della Ratta, poi dal 1528 agli Acquaviva, quindi ai Cosso fino al 1674,dal 1696 l'acquistò Marzio Carafa duca di Maddaloni, appartenne alla Famiglia Carafa fino all'eversione della feudalità.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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