SIG-33
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Nome: sIG-33
- Peso: 1750kg.
- Lunghezza: bocca da fuoco, 1,65m.
- Calibro:149.1mm.
- Proiettile: 38kg. (HE)
- Elevazione: 0/+73
- Brandeggio: 11.5
- Gittata: 4700m.
- V.iniziale: 240m. sec.
Il sIG-33 , schwere Infanteriegestuz 1933, è un'arma di appoggio per la fanteria, adottata dall'Esercito tedesco nel periodo antecedente alla Seconda guerra mondiale e ampiamente utilizzata in tale guerra.
[modifica] Inizi
La storia del potente sIG-33 iniziò con i rapporti stilati nella Prima guerra mondiale dai comandanti di reparto, in quella che si potrebbe considerare 'analisi tecnico-tattica' di quel conflitto. Il piccolo stato maggiore dell'esercito tedesco, ridotto a 100.000 uomini in base alle clausole del Trattato di Versailles, analizzò tale massa di documenti e giunse alla conclusione che ogni battaglione di fanteria necessitava di supporto di fuoco proprio, per evitare le lacunose procedure di richiesta alle unità maggiori, come la divisione.
Abbassare il supporto d'artiglieria a tale livello però richiedeva armi specifiche, più leggere e maneggevoli rispetto a quelle divisionali, e soprattutto orientate alla potenza di fuoco piuttosto che alla gittata.
Quindi era inutile e sbagliato semplicemente trasferire le artiglierie 'convenzionali' a tale livello, cosa che avrebbe causato una catastrofica inefficienza di mobilità al battaglione, specie in un'epoca in cui i cavalli erano ancora la risorsa prevalente per movimentare le armate.
Tra le armi raccomandate vi erano calibri leggeri, 75mm. come anche armamenti pesanti da 149mm. Entrambi vennero adottati.
Il trattato di Versailles proibì esplicitamente alla Krupp di costruire artiglierie, così venne richiesto alla Rheinmetall di realizzarle.
I prototipi presentati avrebbero dovuto essere in realtà 3, ma quello da 105mm. non si concretizzò, mentre vennero presentate le armi da 149 e addirittura 210mm. di calibro, praticamente la versione 'leggera' dei calibri adottati addirittura dai corpi d'armata. LA cosa fu certo rivoluzionaria, ma il peso del 210mm. era davvero troppo elevato per il battaglione e così venne scelto il 149,1mm.
Tutto questo avvenne a partire dal 1927, e così il sIG-33 era un'arma concepita in un'epoca pre-nazista. Tuttavia, esso partì entrò nominalmente in servizio dal 1933, e la produzione in grande serie cominciò solo nel 1936.
[modifica] Tecnica
In termini tecnici, questo 'sistema d'arma' era un'obice, in quanto oltre ad utilizzare anche il secondo arco di tiro (ma non poteva sparare in depressione) e disponeva di 6 cariche di lancio modulabili.
La sua massa, elevata per un'arma di supporto di battaglione, era però di appena 1700kg circa, ovvero quanto il peso di un cannone di calibro 75mm. 'normale' e circa un quarto di quello di un pezzo di artiglieria da 149 standard.
Esso doveva essere trainato da un tiro di 6 cavalli, con 3 uomini sistemati sopra l'avantreno. Le divisioni di fanteria ebbero i cavalli, mentre quelle meccanizzate-corazzate avevano semicingolati, ma spesso venivano utilizzati semplici autocarri, magari di preda bellica e civili, perché l'esercito tedesco ebbe sempre problemi di standardizzazione.
La canna era corta e il traino animale richiedeva ruote metalliche stampate senza pneumatici, mentre in seguito vennero adottati pneumatici. Esisteva un leggero scudo protettivo e una corta e tozza coda con una leva di movimentazione.
La bocca da fuoco, da circa 11 calibri, era corta e tozza, con il congegno di recupero sistemato sotto la canna, su di una culla elevabile.
La velocità iniziale era straordinariamente bassa, 240ms., ovvero subsonica, paragonabile a quella di una pistola. La velocità di un'obice da 149 normale era almeno 2 volte maggiore, per cui certamente si trattava di un cannone a bassa pressione. In verità, tecnicamente esso era un obice, ma venne considerato ufficialmente 'cannone' dall'esercito tedesco.
La granata HE (HIg Explosive, esplosivo ad alto potenziale, pesava ben 38 kg, ovvero quasi quanto quella di un obice divisionale paricalibro. Conteneva qualcosa come 8,29kg di tritolo o amatol, e produceva un'esplosione potente, che a livello di battaglione, spesso in tiro diretto, doveva essere veramente impressionante.
Esstevano anche granate nebbiogene e a carica cava (HEAT),ma nonostante la potenza perforante vennero usati per lo più per demolire capisaldi protetti, in quanto l'affusto era troppo lento e pesante per il compito controcarro.
Nel prosieguo della produzione si alleggerì l'affusto, provando anche a sostituire la struttura in acciaio con una in lega leggera (alluminio), ma senza successo. LE leghe d'alluminio erano troppo preziose per la Germania e vennero usate prevalentemente per le costruzioni aeronautiche. In compenso, le ruote del sIG-33 vennero spesso dotate di raggiere in legno.
[modifica] Servizio
Durante la sua decennale carriera nell'esercito tedesco, il sIG-33 si dimostrò un'eccellente arma d'appoggio per le truppe. La sua potenza di fuoco era molto ben apprezzata, ma la sua movimentazione era tutt'altro semplice, specie se con le pariglie di cavalli.
La motorizzazione era particolarmente apprezzata, ma per i migliori successi si ebbero solo con affusti semoventi. La dotazione di un battaglione, nella compagnia di supporto di fuoco, era di 2 sIG-33 e 4 armi da 75mm.
La sua motorizzazione avvenne con una serie di veicoli cingolati, cominciando con il Pzkfw I, che in un centinaio di esemplari venne trasforamto in semovente. Questo piccolo carro era un mezzo superato, ma la trasformazione lo vide dotato di una scudatura di acciaio alta e non elegante, con il cannone sistemato dietro, con tanto di ruote smontate per un'uso eventuale come arma trainata. Tale mezzo comparve già nella Campagnia di Francia. In seguito , per realizzare un veicolo più mobile, corazzato e migliore di quello che era in sostanza un'adattamento assai improvvisato, venne utilizzato il Panzerkampfwagen II e il LT-38 cecoslovacco, come anche altri carri leggeri di preda bellica francese.
Ma il semovente migliore fu il minuscolo trattore d'artiglieria francese Lorraine, che venne trasformato in un semovente vero e proprio, con un pezzo da 149mm sistemato sopra lo scafo. Esso ebbe un grande successo e venne utilizzato come arma standard dell'esercito tedesco, sebbene fosse nato come un'espediente. La versione finale del filone corazzato era il Brummbar, un cannone d'assalto derivato dallo scafo, pesantemente corazzato, del Panzerkampfwagen IV con una sovrastruttura massiccia al posto della torretta. Naturalmente la potenza perforante delle granate HEAT era in questo caso un mezzo molto più efficace che con l'impiego trainato con una penetrazione di forse 150-200mm. di acciaio.
La fine della gloria del sIG-33 arrivò iniziando a partire dal 1943. Infatti i mortai sovietici da 120mm. nonostante il peso di appena 280kg in posizione, erano in grado di fornire un'equipaggiamento di supporto migliore per il fuoco a livello di battaglione. La loro principale manchevolezza era l'impossibilità di fornire un tiro diretto , ma per questo erano migliori i cannoni controcarro. La gittata dei mortai mortaio 120 HM-38 era superiore (6000 metri) come la cadenza di tiro, 10 colpi al minuto anziché 4. La potenza delle granate da 16kg. era nominalmente inferiore, nondimeno poteva reggere bene il confronto con quelli del sIG-33.
Così con il mortaio da 120 sovietico venne utilizzato largamente, e costruito come copia col nome di Granatwerfer 42 12 cm. Il sIG-33 ridusse la il peso della sua presenza nelle compagnie di supporto, e nel dopoguerra non ebbe altro seguito. I cannoni di supporto della fanteria hanno ceduto totalmente il passo ai mortai pesanti, pur avendo le loro qualità (specie nelle versioni semoventi).