Sojuz T-6
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Programma Sojuz | |
Dati della missione | |
Missione | Sojuz T-6 |
Nomignolo | Памир ("Pamir") |
Vettore Denominazione di costruzione |
lanciatore Sojuz U 11A511U |
Navicella spaziale Denominazione di costruzione |
Sojuz 7K-ST 11F732 (numero di serie 9L) |
Equipaggio |
|
Giorno, ora e rampa di lancio | 24 giugno 1982 16:29:48 UTC Baikonur, rampa n.1 |
Atterraggio | 2 luglio 1982 14:20:40 UTC 65 km a nord-est di Arqalyq, RSS di Kazakistan |
Durata | 7 giorni 21 h 50' |
Numero orbite | 125 |
Massa | 6.850 kg |
Perigeo | 189 km |
Apogeo | 233 km |
Inclinazione orbita | 51,7° |
Periodo orbitale | 88,7 min |
Altre missioni | |
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Sojuz T-6 è la denominazione di una missione della navicella spaziale Sojuz T verso la stazione spaziale sovietica Saljut 7 (DOS 6). Si trattò del quarantaquattresimo volo equipaggiato di questo velivolo spaziale, del sessantaseiesimo volo nell’ambito del programma Sojuz sovietico nonché del secondo volo equipaggiato verso la predetta stazione spaziale.
Indice |
[modifica] Equipaggio
- Vladimir Alexandrovich Dschanibekov (terzo volo), comandante
- Alexander Sergejevich Ivantschenkov (secondo volo), ingegnere di bordo
- Jean-Loup Chrétien (primo volo), cosmonauta di ricerca (CNES/Francia)
[modifica] Equipaggio di riserva
- Leonid Denissovich Kisim, comandante
- Vladimir Alexejevich Solovjov, ingegnere di bordo
- Patrick Pierre Roger Baudry, cosmonauta di ricerca (CNES/Francia)
Il cittadino francese Jean-Loup Chrétien, che poté volare in questa missione nell'ambito del programma Intercosmos, divenne il primo cittadino dell'Europa Occidentale che raggiunse lo spazio.
[modifica] Missione
Il lancio della missione avvenne il 24 giugno 1982 dal cosmodromo di Baikonur nell'allora RSS di Kazakistan. 900 metri prima dell'aggancio alla Saljut 7, smise di funzionare il computer di bordo. Per questo motivo la manovra d'aggancio dovette essere eseguita dal comandante della missione Dschanibekov volando completamente con pilotaggio manuale ed inoltre con ben 14 minuti d'anticipo sui piani originari di volo. Questo per garantire che le riserve di carburante siano sufficienti in caso di insuccesso della manovra con conseguente interruzzione immediata della missione. Poche sono le cose conosciute di questa missione. Accertato è il fatto che l'intercosmonauta Chrétien ebbe l' „onore“ di lanciare un „satellite artificiale“ portato in un'orbita terrestre: si trattò del sacchetto con i rifiuti di tutta una settimana prodotti a bordo della stazione spaziale ! Il 2 luglio 1982, dopo 7 giorni e quasi 22 ore di missione nonché avendo compiuto 125 orbite terrestri, la capsula atterrò a 65 km a nord-est di Arqalyq nella steppa del Kazakistan.
[modifica] Ulteriori dati di volo
- Denominazione Astronomica Internazionale: 1982-63
I parametri sopra elencati indicato i dati pubblicati immediatamente dopo il termine della fase di lancio. Le continue variazioni ed i cambi di traiettoria d’orbita sono dovute alle manovre di aggancio. Pertanto eventuali altre indicazioni risultanti da fonti diverse sono probabili ed attendibili in considerazione di quanto descritto.
[modifica] Collegamenti esterni
- http://space.kursknet.ru/cosmos/english/machines/st6.sht (inglese)
- http://www.spacefacts.de/mission/german/soyuz-t6.htm
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