Stier (HSK 6)
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Stier | |
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Descrizione generale | |
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Tipo | nave corsara |
Completamento | 1936 |
Destino finale | 27 settembre 1942 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 11.000 t |
Lunghezza | 134 m |
Larghezza | 17,3 m |
Pescaggio | 7,2 m |
Velocità | 14 nodi nodi |
Equipaggio | 324 |
Equipaggiamento | |
Armamento |
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Corazzatura | nessuna |
Mezzi aerei | 2 Arado Ar 196 |
La Stier era un incrociatore ausiliario della Kriegsmarine che trovò impiego come nave corsara durante la seconda guerra mondiale. Conosciuta anche come HSK 6 (Hilfskreuzer 6 - incrociatore ausiliario 6), Schiff 23 e col codice I, venne costruita nel 1936 come nave da carico Cairo e verrà convertita in corsara tra il 1941 e il 1942.
La nave, che aveva la classica dotazione d'armamento di 6 cannoni da 149mm, alcune mitragliere contraeree, 2 lanciasiluri ma anche 2 idrovolanti, aveva un'unico fumaiolo, 4 altissime maniche a vento, e 2 alti e caratteristici alberi tubolari a prua e poppa, con una coffa d'ossevazione aperta alla loro sommità. La sovrastruttura era un grosso monoblocco centrale. Se le mine erano omesse, gli aerei erano presenti in ben 2 esemplari, anche se la cosa poteva essere opinabile data la difficoltà d'uso pratico ce ne derivava. In ogni caso, lo Stier venne modificato con le esperienze della prima generazione di corsari già ben presenti.
All'uscita in mare, essa era accompagnata da navi di scorta e partita da Rotterbam, passò per lo stretto di Dover. Venne fatta segno al fuoco delle batterie britanniche costiere, come anche all'attacco di motosiluranti britanniche. Con una velocità di appena 14 nodi, la grande nave tedesca passò davvero un brutto momento, all'esordio operativo, ma la scelta di passare per il più breve tratto di mare aveva un prezzo. 2 navi tedesche e 2 inglesi andarono perse nella battaglia, ma nessun danno venne inflitto al corsaro tedesco.
Questo accadde il 12 maggio. una settimana dopo, essa arrivò a Bordeaux. Da qui ripartì per attaccare il traffico mercantile alleato. La prima vittima, il 4 giugno, du il trasporto britannico Gemstone.
La Stier, al comando del Fregattenkapitän (capitano di fregata) Horst Gerlach, compì una crociera lunga ben 142 giorni, operando lungo la rotta Africa-Sud America.
Il 6 giugno colpì un'altra nave, la Calcutta, che richiese all'inesperto corsaro il consumo di ben 148 proiettili da 149 e un siluro, mentre incassò a sua volta 2 colpi dalla nave inglese.
Infine il 9 agosto affondò la Dalhouse.
Durante la sua navigazione, si affiancò anche al Michel e altre navi corsare tedesche. In compagnia di una di queste, il trasporto Tannenfels, il 27 settembre si trovava fermo in mezzo al mare per porre rimedio a problemi dell'apparato motore, cosa non infrequente per una nave che non aveva basi d'appoggio oltremare. La visibilità era ridotta a 3000 metri. All'improvviso comparve una nave sconosciuta attraverso la foschia, contro cui le 2 navi tedesche, sorprese e allarmate, aprirono il fuoco senza intimazione di fermo. Si trattò di un'errore, perché messa con le spalle al muro, la nave mercantile non ebbe nulla da perdere a rispondere al fuoco. La Stephen Hopkins era appartente alla classe Liberty, americana, armata con un cannone da 127mm. e 2 da 40, che vennero messi in azione con rapidità e maestria dall'equipaggio. 2 colpi appena furono sufficienti, da quelle ridotte distanze, per devastare il locale timone e i locali macchine, non protetti da alcuna corazzatura. Ma l'armamento del corsaro tedesco era molto superiore e la hopkins venne affondata in fiamme. Anche la corsara si ritrovò spacciata dagli incendi e dovette essere abbandonata.
Il Tannenfels era fortunatamente vicino, altrimenti si sarebbe verificata la straordinaria evenienza di centinaia di naufraghi nemici costretti a convivere per sopravvere agli elementi (si veda il film Naufragio nell'oceano ). Raccolse l'equipaggio dello Stier, ma con una decisione ben poco cavalleresca, evidentemente influenzata dalla catastrofe subita, lasciò gli americani in balia delle onde. Dei 57 naufraghi americani, solo 15 si salvarono nella lunga e tragica permanenza in mare.
La Stier affondò, nella sua pur breve guerra di corsa, soltanto 4 navi per un totale di 30.728 tonnellate. Uno dei pochissimi corsari tedeschi, forse l'unico, che non ebbe risultati realmente soddisfacenti. La scarsa esperienza dell'equipaggio e le misure di protezione del traffico alleate resero al vascello tedesco la vita molto dura, e la sfortuna aggiunse un'altro insopportabile carico a suo danno.
Incrociatore ausiliari-navi corsare tedesche nella seconda guerra mondiale | ![]() |
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[modifica] Bibliografia
- Zaffiri Gabriele. Le navi corsare del Terzo Reich. Patti (ME), Nicola Calabria Editore, 2005. ISBN 978-8888-010458-106