Antelao
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Antelao | |
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![]() Il monte Antelao sovrasta San Vito di Cadore |
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Località: | Cadore, Belluno ![]() |
Altezza: | 3.263 m s.l.m. |
Catena: | Dolomiti |
Coordinate: | N_12_17' O_type:mountain 46° 28' Nord; 12° 17' Est |
Nomi e significati: | Re delle Dolomiti |
Data prima ascensione: | 1850 |
Autore prima ascensione: | Matteo Ossi, in seguito assieme a Paul Grohmann |
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Il monte Antelao è famoso per essere la seconda cima delle Dolomiti, con i suoi 3.263 metri, ma è la prima per il rapporto tra altezza e sviluppo orizzontale dello zoccolo che non supera i quattro chilometri di diametro. Esso costituisce uno dei principali gruppi delle Dolomiti bellunesi. Per la sua altezza, viene chiamato il "Re delle Dolomiti".
L'Antelao è la cima più alta del Cadore, un poderoso insieme piramidale, articolato in gole e camini verticali in tutti i versanti, con la presenza del secondo ghiacciaio per estensione delle Dolomiti. I due ghiacciai si trovano quasi interamente nel comune di Calalzo, che viene rifornito dalle loro acque. Pur nella sua sostanziale unitarietà, la caratteristica e unica montagna, visibile da grande distanza, assume fisionomie diverse nei diversi versanti.
La cima fu raggiunta per la prima volta nel 1850 dal cacciatore sanvitese Matteo Ossi, che ripeté l'impresa accompagnando l'austriaco Paul Grohmann, grande alpinista dell'epoca, in vetta. Per la sua storia alpinistica, l'Antelao è una montagna dell'Oltrechiusa e di San Vito di Cadore, anche nell'immaginario comune.
Indice |
[modifica] Itinerari
Salita cima Antelao - Via Normale, Cresta Nord:
Punto di partenza: Forcella Piccola (mt. 2.120), raggiungibile tramite sentiero CAI da San Vito di Cadore o dalla Val d'Oten Punti di Appoggio: Rifugio Galassi nei pressi della partenza, Bivacco Piero Cosi (mt 3.114) nei pressi della cima. Difficoltà alpinistica: PD Tempo di salita: 4 ore Descrizione: Da Forcella Piccola si risale su sentiero la costa erbosa dei Becett, giungendo rapidamente al circo glaciale della Bala. Si sale dapprima su ghiaione, al termine del quale si supera per roccette e cenge talvolta esposte e poco proteggibili il risalto roccioso che ci separa dalla cresta. Si risale quindi tutta la lunga cresta N, prima ampia e composta da lastroni di roccia inclinata, coperti di fastidioso ghiaino, poi, superato il bivacco Piero Cosi, poi prevalentemente di rocce rotte, con passaggi talvolta esposti ed insidiosi (III-) fino alla cima. Discesa per il medesimo itinerario.
[modifica] Rifugi alpini
Rifugi alpini posti alla base del massiccio:
- Rifugio Galassi
- Rifugio Capanna degli Alpini
- Rifugio Antelao
- Rifugio Costa Piana