Antifona
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L'antifona è una frase, solitamente un verso di un salmo, cantata in gregoriano o anche in polifonia, che viene ripetuta in una salmodia durante un servizio religioso, come i vespri o la messa, oppure posta prima di un salmo o di una altro inno per evidenziarne un significato.
La parola è di origine greca, αντί (opposto) + φωνη (suono).
Un brano musicale eseguito da due cori semi indipendenti che interagiscono fra di loro, cantando alternativamente frasi musicali, viene detto "antifonico". In particolare, la salmodia antifonale consiste nel cantare un salmo alternativamente da due gruppi. La struttura spesso speculare di molti salmi ebraici rende probabile che il metodo antifonico abbia origine dalla musica degli antichi ebrei. Secondo lo storico Socrate, la sua introduzione nel culto cristiano risalerebbe ad Ignazio (morto nel 115), che in una visione avrebbe sentito doppi cori di angeli. Questo metodo fu introdotto nella Chiesa latina più di due secoli dopo da Ambrogio, vescovo di Milano, che compose l'antifonario, cioè una raccolta di opere redatte per essere eseguite con questo metodo. L'antifonario impiegato nella Chiesa di Roma fu composto da papa Gregorio Magno nel 590. La forma antifonica è particolarmente diffusa nella tradizione musicale anglicana, con due gruppi di cantori che si dispongono su due lati contrapposti del coro.
Quando due o più gruppi di cantori si alternano lo stile musicale può anche essere definito policorale. La tecnica policorale è tipica della scuola veneziana, e lo stile è noto anche come stile policorale veneziano, nato nel tardo rinascimento e diffusosi in Europa nel primo barocco, oltre che in Italia soprattuto in Spagna e in Germania. Nel XIX e XX secolo fu impiegato anche da compositori come Hector Berlioz, Igor Stravinsky e Karlheinz Stockhausen.
Forme tradizionali musicali simili all'antifona si possono trovare anche in altre culture come in India, come nel genere sawal-jawab (domanda e risposta).
In italiano è invalso da tempo il modo di dire: "Hai capito l'antifona?", per chiedere a qualcuno se ha compreso il senso di qualcosa, frase o avvenimento o altro. Ciò deriva dal fatto che l'antifona, nella messa, è fissa per ciascuna domenica dell'anno, e che, quindi, chi è particolarmente assiduo a tale pratica religiosa, dall'ascolto dell'antifona può - ove eventualmente non lo sapesse - immediatamente comprendere in quale domenica dell'anno si è.