Apertura Amar
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L' Apertura Amar o Apertura di Parigi deriva il nome dal giocatore amatoriale parigino Charles Amar che utilizzava questa apertura negli anni '30. La mossa che la caratterizza:
- 1. Ch3
non risponde a nessuno dei criteri delle aperture e infatti è terza fra le prime mosse meno giocate del bianco. Come l'apertura Kotroc, questa apertura decentra il cavallo sul bordo della scacchiera, da dove controlla solo 2 caselle (f4 e g5).
L'operazione di portare il cavallo al bordo della scacchiera è sempre stata considerata debole, specialmente in apertura; esiste infatti un detto scacchistico che dice Cavallo al margine è come l'acqua all'argine, a significare che un cavallo a bordo scacchiera controlla un numero limitato di caselle (3) mentre se sviluppato centralmente ne controlla fino a 8. L'unica nota positiva di questa apertura è che prepara l'arrocco bianco. La migliore risposta del nero è l'occupazione del centro con 1...d5! che minaccia 2...Axh3, che rovinerebbe la struttura pedonale bianca. Altra risposta valida è 1... e5 ad occupare il centro.
Dall'apertura Amar scaturisce anche il cosiddetto Gambetto di Parigi caratterizzato dalla sequenza di mosse:
- Ch3 d5
- g3 e5
- f4.
Tale gambetto è comunque considerato dubbio, dato che in ogni caso il centro è in mano al nero.