Armonica a bicchieri
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L'armonica a bicchieri (o glassarmonica) è uno strumento piuttosto inusuale e di raro utilizzo nella musica colta, in quanto si rifà ad una tradizione popolare tirolese. Venne utilizzata a partire dal diciottesimo secolo e in seguito Mozart stesso compose per questo strumento. La Glassarmonica utilizza, in luogo di normali tasti da pianoforte, una serie di calotte di vetro poste orizzontalmente in ordine di grandezza, e quindi d'intonazione. Queste sono attraversate da un'asta girevole che le fa quindi muovere circolarmente. Tramite motore elettrico o pedale, l'asta viene fatta girare a velocità continua, mentre l'esecutore produce il suono poggiando le dita (opportunamente inumidite con acqua) sulle varie calotte producendo per sfregamento un suono vellutato e cristallino al tempo stesso. Le calotte che producono gli accidenti (diesis o bemolle) sono segnate da una striscia colorata per orientare l'esecutore. La glassarmonica è oggi pressoché sconosciuta, anche se si sta cercando di renderla più nota, perlomeno nell'ambito classico.