Ascea-Velia
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Ascea-Velia è una città della Magna Grecia, sita sulla costa occidentale dell'Italia meridionale.
[modifica] Storia della città di Elea-Velia
Lo storico e geografo greco Strabone, nella sua opera intitolata Geografia, parla della città di Elea-Velia (libro VI 1, 1 = 252 C), specificando che i fondatori, i Focei, la chiamarono inizialmente Hyele, nome che poi divenne Ele e infine Elea.
C'è però da tenere conto che al tempo della nascita della città (circa 540-530 a.C.)i suoi fondatori usavano un alfabeto greco più arcaico rispetto a quello di Strabone (come testimoniano le monete più antiche), ed usavano quindi il "digamma", una delle lettere poi cadute in disuso. Il digamma, che graficamente è simile ad una F, si pronunciava come la v italiana, dando quindi al nome della città il suono di "Vele". Nella trascrizione, però, già molti Focei non usavano più il digamma, trascrivendo quindi la lettera F con Ύ e trasformando "Vele" in "Hyele" (Ύέλην).
Neanche Antioco di Siracusa, la fonte a cui si rifà Strabone, aveva a disposizione il digamma, scegliendo però di ignorare la lettera e trascrivendo semplicemente "Ele" (Έλην).
Per quel che riguarda la scrittura "Elea" (Ελέαν), si tratta di una deformazione attica che non si riscontra prima di Platone, nel IV secolo a.C.: due secoli, cioè, dopo la fondazione della città.
I Romani per il nome della città adottarono la forma Velia, attestata a partire da Cicerone.
[modifica] Geografia della città di Elea-Velia
Città della Magna Grecia, sita sulla costa occidentale dell'Italia meridionale, viene fondata dai Focei, arrivati dalla Ionia in fuga dall'occupazione persiana.