Bartolomeo dei Folcacchieri
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Bartolomeo dei Folcacchieri detto L'Abbagliato (m. 1300) è un personaggio storico di Siena del Duecento, citao da Dante Alighieri in un passo dell'Inferno (XXIX 127-129).
Egli viene citato a proposito dei vani senesi da Capocchio, un alchimista che nella decima Malebolgia è condannato a soffrire la lebbra. Lo stile dell'episodio è comico-popolare con Dante e Capocchio che, dopo una novella amara del dannato Griffolino d'Arezzo, stanno parlando dei senesi e Capocchio ha iniziato un'ironica lista di personaggi della cosiddetta brigata spendereccia che fecero "oculate" spese.
Egli viene nominato come colui che suo senno proferse.
Si tratta di un personaggio storico realmente esistito, fratello del rimatore Folcacchiero dei Folcacchieri. Nonostante l'incontenibile scialacqueria giovanile, da adulto fu un importante politico a Siena e ricoprì numerose cariche pubbliche: fu podestà di Monteriggioni nel 1288 e di Monteguidi nel 1300, prima di morire quello stesso anno, dopo la primavera, momento nel quale Dante collocò il suo viaggio ultraterreno, perciò non è citato tra i dannati direttamente ma oggetto solo di citazione.