Barzelletta del Fantasma formaggino
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La barzelletta del fantasma formaggino è una popolare barzelletta infantile. È basata su un artificio umoristico estremamente rudimentale, al limite fra il gioco di parole e la pura e semplice rima; la si racconta soprattutto a bambini molto piccoli, nelle prime fasi dello sviluppo delle capacità verbali. La sua diffusione è stata tale da far diventare il fantasma Formaggino il fantasma per antonomasia, almeno per i bambini.
La barzelletta (o più precisamente un suo ipotetico seguito) è stata messa in musica dal gruppo rock demenziale Elio e le Storie Tese, che l'hanno rappresentata come un'icona della cultura trash più popolare e fanciullesca.
Indice |
[modifica] Origini
Il fantasma Formaggino e le altre barzellette di questo gruppo circolano almeno dagli anni settanta; è tuttavia difficile, come per tutte le tradizioni popolari, ricostruirne in modo preciso la storia. Il riferimento al formaggino da spalmare sul pane fa supporre che la barzelletta non sia precedente al secondo dopoguerra. La premessa ("ci sono un italiano, un inglese e un francese...") accomuna questa barzelletta a numerose altre, tutte più sofisticate.
Nonostante la sua estrema semplicità, la barzelletta potrebbe ricondursi, in senso lato, al filone dell'umorismo surreal-demenziale italiano che ha avuto, tra i massimi esponenti del passato, Domenico di Giovanni, detto il Burchiello (1404-1449), un barbiere fiorentino che aveva trasformato la sua bottega in un ritrovo di artisti i quali si divertivano ad inventare storielle ed aneddoti senza senso e che avevano in comune espressioni italiane in rima. Questo tipo di poesia è passato alla storia con il nome "rimare alla burchia" e ha contribuito alla diffusione, negli strati popolari, di aneddoti e barzellette ai limiti del nonsense[1].
[modifica] La barzelletta
Questo che segue è il testo della barzelletta originale che vede i tre personaggi ritrovarsi in un castello. In altre versioni della stessa si possono ritrovare alcune minimali differenze, come il castello che può diventare un albergo o come la nazionalità dei primi due personaggi che può variare in inglese, francese, tedesca o, più raramente, americana.
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«Un inglese, un francese e un italiano si sfidano a resistere una notte in un castello infestato da un fantasma.
Il primo giorno si reca nel castello l'inglese. A mezzanotte appare il fantasma Formaggino urlando "Uuh.. sono il fantasma Formaggino!", e l'inglese scappa terrorizzato. Il secondo giorno si reca nel castello il francese, ma anche lui fugge terrorizzato quando il fantasma entra nella sua stanza urlando "Uuh.. sono il fantasma Formaggino!". Al turno dell'italiano, quando il fantasma urla "Uuh.. sono il fantasma Formaggino!", l'italiano risponde "E io ti spalmo su un panino!".» |
[modifica] Varianti
Il testo riportato sopra è ovviamente raccontato con numerose variazioni minori, per esempio relative alla nazionalità dei protagonisti o alle modalità con cui si svolge la sfida (per esempio, se i tre protagonisti vengono visitati dal fantasma la stessa notte, in tre notti successive, eccetera). Esistono poi una serie di varianti che non fanno riferimento al "formaggino", ma raccontano la stessa storia con un fantasma dal nome diverso e di conseguenza una diversa "battuta" dell'italiano; in ogni caso si tratta sempre di un umorismo di tipo estremamente primitivo e infantile. Alcuni esempi sono:
- il "fantasma dagli occhi bianchi" (o "verdi", o con "un occhio nero e uno bianco"), e l'ultima battuta dell'italiano che diventa "se non te ne vai te li faccio diventari neri!" (o "ti faccio diventare nero anche l'altro!")
- il "fantasma con le dita insanguinate" (o "le mani insanguinate"), e la battuta dell'italiano "vieni qua che ho portato i cerotti"
- il "fantasma dalle 7 mutande", e l'italiano che risponde "allora dammene un paio, che mi sono scordato a casa quelle di ricambio"
Queste versioni appaiono essenzialmente copie della vicenda del fantasma Formaggino, ma appaiono più deboli e in genere non hanno neppure la rima, per cui sono probabilmente derivate.
[modifica] In Elio e le Storie Tese
L'ultimo brano dell'album Italyan, Rum Casusu Çikti di Elio e le Storie Tese, La vendetta del fantasma formaggino, narra l'ipotetico seguito della vicenda. (La barzelletta originale è raccontata nell'album dalla voce di Claudio Bisio).
Nella canzone, il protagonista Elio si trova "nel mondo della barzellette" e incontra i perdenti (l'inglese e il francese) che lo costringono a fingersi "il fantasma del fantasma formaggino" per beffare l'italiano. Non riuscendo a spalmare sul panino Elio, l'italiano invoca il dio della barzelletta (interpretato da Diego Abatantuono, che punisce Elio per aver modificato il finale della barzelletta e lo condanna a morire come il fantasma Formaggino (ossia spalmato su un panino).
La canzone, della lunghezza di più di 8 minuti, presenta omaggi a Sei forte papà (Jurgens - Zambrini), Un mondo d'amore (Migliacci - Zambrini - Romitelli) e This Jesus Must Die (da Jesus Christ Superstar di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber).
Nel finale della canzone è anche nascosto l'introduzione di chitarra e voce della canzone Servi della gleba, velocizzata fino a renderla irriconoscibile.
[modifica] Curiosità
- Il fantasma Formaggino è anche il titolo di un libro per ragazzi[2]
[modifica] Note
- ↑ Manuale della barzelletta, Arnoldo Mondadori editore, Vezio Melegari, 1975
- ↑ AAVV., Il fantasma formaggino La Coccinella 2003 - ISBN 8877039841