Basilica di San Paolo Maggiore
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La basilica di San Paolo Maggiore di Napoli, si erge nel cuore della città greco-romana (oggi in Via Tribunali).
Indice |
[modifica] Cenni storici
Venne eretta tra l'VIII e il IX secolo per celebrare la vittoria riportata dai napoletani sui saraceni: fu edificata sui resti del tempio dei Dioscuri e dedicata a San Paolo; oggi, la basilica conserva inalterato il grandioso prospetto facciale con due colonne dell'ex tempio.
Officiata dai padri Teatini dalla seconda metà del XVI secolo, i chierici vi stabilirono la sede del loro convento e nel 1538 diedero avvio a una vasta opera di ristrutturazione su progetto di Francesco Grimaldi, ma la riqualificazione della basilica venne temporaneamente sospesa per poi continuare sotto la direzione di Gian Battista Cavagni. Nel 1671 ci fu la costruzione della navata centrale, ma l'ampliamento vero e proprio della basilica avvenne tra il 1625 ed il 1635 grazie a Giovan Giacomo di Conforto.
[modifica] L'interno
La sua pianta è a croce latina: la volta della navata centrale, gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, conserva anche se in maniera frammentaria, affreschi di Massimo Stanzione raffiguranti le Storie dei santi Pietro e Paolo. La sagrestia possiede arredi del seicento e affreschi raffiguranti Angeli, Allegorie, le virtù, la conversione di San Paolo (opere di Francesco Solimena).
[modifica] Il chiostro
Il chiostro del complesso, oggi sede dell'Archivio Notarile, non è visitabile ma al suo interno presenta un bell' esempio di oasi verde nelle mura urbane della città antica, Il vestibolo è retto da colonne di granito provenienti dalla Basilica paleocristiana, al centro c'è un pozzo. Sulle pareti del vestibolo sono presenti resti di affreschi di Aniello Falcone.
Una leggenda racconta che nel pozzo del chiostro ci sia l'acqua piu fresca della citta.
[modifica] Galleria d'immagini
 Facciata |
 Particolare di una colonna corinzia |
 Interno |
 Navata |
