Basilica di Sant'Abbondio
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La Basilica di Sant'Abbondio di Como, sorse in luogo di una preesistente chiesa paleocristiana (intitolata ai Santissimi Apostoli Pietro e Paolo), per inziativa di Sant'Amanzio di Como, terzo vescovo di Como, dopo Felice e Provino (quest'ultimo morto nel 420), predecessore di Abbondio, patrono della Diocesi di Como. Da un viaggio a Roma Amanzio riportò alcune reliquie degli apostoli Pietro e Paolo e per esse fece edificare una nuova chiesa, circa 1'000 metri fuori le mura, oltre il fiume Cosia, lungo la Via Regina.
La basilica servì da sede della cattedra vescovile sino al 1007 (dal 1013, quando il vescovo Alberico, già cancelliere dell'imperatore Enrico II, la trasferì all’interno delle mura).
La antica basilica venne, quindi, affidata ai monaci benedettini, i quali, fra il 1050 ed il 1095, riedificarono la chiesa in stile romanico, creando l’attuale basilica di Sant'Abbondio, ormai dedicata al successore di Amanzio, Abbondio. Le strutture della basilica paleocristiana, scoperte durante i lavori di restauro avviati nel 1863: sono ancor oggi segnate nel pavimento della chiesa con lastre di marmo scuro, chiaro in corrispondenza delle antiche aperture.
La nuova basilica, a cinque navate, fu costruita fra il 1050 e il 1085 dai monaci benedettini e consacrata da papa Urbano II il 3 giugno 1095.
Ospita notevoli campanili, bassorilievi romanici, una serie completa di affreschi della metà del Trecento. Sotto l’altare maggiore si conservano le reliquie del patrono.
[modifica] Collegamenti esterni
- [1] sito del comune di Como