Blemma
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I blemmi sono creature leggendarie che si facevano risiedere in Africa, in Nubia od Etiopia, in generale a sud dell'Egitto. Si credeva che fossero mostri acefali con occhi e bocca sul ventre o sul torace.
Plinio il Vecchio scrive a loro proposito che traduntur capita abesse, ore et oculis pectore adfixis (Si dice che non abbiano il capo, e che abbiano la bocca e gli occhi nel petto).
Nella letteratura contemporanea i blemmi sono citati, assieme a molti esseri fantastici del bestiario medievale, nel romanzo Baudolino di Umberto Eco, che li colloca nel mitico regno del Prete Gianni.
Ne parla anche Valerio Massimo Manfredi nel suo romanzo La torre della solitudine.
Storicamente è esistita una popolazione dei blemmi. Era un popolo nomade della Nubia che fu descritto nei resoconti romani del tardo impero. Dalla fine del terzo secolo in avanti combatterono i romani ai confini meridionali dell'Egitto.
[modifica] Riferimenti
- Plinio il Vecchio, Historia naturalis V.8.46