Bonifacio Lupi
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Bonifacio de' Lupis o Bonifacio Lupi di Soragna, marchese di Soragna, feudatario di alcuni territori del Bellunese nel XIV secolo, fu un personaggio storico di spicco della sua epoca, appartenente alla famiglia Lupi di Soragna, poi divenuta Meli Lupi, principi di Soragna.

. Viene ricordato soprattutto per avere fondato la Cappella Lupi in Sant'Antonio a Padova e per le sue attivita caritative.
Fu amico del Petrarca, consigliere dell'Imperatore Carlo IV nel 1356, Capitano Generale di guerra di Firenze nel 1362, cittadino di Firenze il 23 gennaio 1369, ambasciatore in Ungheria per conto della città di Padova e nel dicembre 1388 Capitano di Padova (secondo altre fonti quest'ultima carica sarebbe stata ricoperta dall'omonimo cugino).
A Firenze fondò l"ospedale ancora oggi detto "di Bonifacio", in via San Gallo ed a lui è intestata una strada del centro di Firenze.
La cappella di San Giacomo nella Basilica di Sant'Antonio a Padova da lui fondata è generalmente ritenuta una cappella funeraria e commemorativa eretta per il fondatore, la sua famiglia ed i suoi eredi.
Un documento di quietanza datato 18 dicembre 1375, emesso qualche tempo dopo la morte dello scultore veneziano Andriolo de' Santi e recentemente ritrovato, getta luce sul capitolo finale della carriera di questo scultore trecentesco. Il documento registra che gli eredi di Andriolo, rappresentati da suo figlio Giovanni, avevano ricevuto tutto quanto era dovuto al maestro e concordavano di non chiedere di più, sotto pena di 100 ducati d'oro, per i lavori commissionati da Bonifacio Lupis nella cappella. Il documento conferma anche che Andriolo viveva vicino alla basilica di Sant'Antonio e che, alla sua morte, ivi lasciò la moglie Eufemia, il figlio Giovanni e la figlia Lucia. Infine, il documento accomoda una lunga polemica sulle volontà di sepoltura di Bonifacio Lupi: in questa fase dei lavori, il Lupis aveva concepito di sistemare solo una tomba nella cappella, non per sé, ma per i suoi parenti da parte di madre, la famiglia Rossi.
Bibliografia
- Billanovich,M. C., Un amico del Petrarca. Bonifacio Lupi e le sue opere di carità, contenuto in Studi Petrarcheschi, Nuova serie, Vol. VI, 1989, pag. 257.
- Cenci, C, Bonifacio Lupi di Soragna e i Frati Minori, contenuto in "Archivum Franciscanum Historicum, annata 57, 1964, pag. 90, ISSN 0004-0665
- KOHL, B. G. La corte carrarese, i Lupi di Soragna e la committenza artistica al Santo, contenuto in Atti del covegno internazionale Cultura Arte e Committenza al Santo nel Trecento, Padova, Basilica del Santo, 24-26 maggio 2001, consult. anche [rete].
- HEIN, B. Sulle insegne araldiche nelle cappelle gentilizie dei Lupi e una attribuzione ad Altichiero, contenuto in Atti del covegno internazionale Cultura Arte e Committenza al Santo nel Trecento, Padova, Basilica del Santo, 24-26 maggio 2001, consult. anche [rete].
- SIBILIA, A., L'iconografia degli affreschi della cappella di San Giacomo al Santo: analisi e ipotesi alternative, contenuto in Atti del covegno internazionale Cultura Arte e Committenza al Santo nel Trecento, Padova, Basilica del Santo, 24-26 maggio 2001, consult. anche [rete].