Discussione:Borg
Da Wikipedia.
ho eliminato l'affermazione "per il suo divertimento personale", riferita al comportamento di Q, perché è quanto meno dubbio che sia stato questo il movente: anzi, tutto il discorso di Q, culminante nel finale, mostra che non è stato il divertimento la molla della sua azione. del resto Q, a differenza di molte entità aliene incontrate nella serie originale, che agiscono per puro divertimento o per noia (come ad esempio "Il cavaliere di Gothos"), ha sempre uno scopo: nella puntata d'apertura di TNG è quello di conoscere meglio gli umani (tramite il processo dal quale vengono assolti dopo aver dimostrato le proprie capacità); nel secondo incontro Q, affascinato dalle potenzialità della natura umana, cerca di convincere il numero 1 Ryker a seguirlo nel suo mondo. anche nella puntata in questione la cosa non sembra diversa: Q, che ha il ben preciso scopo, dichiarato fin dall'inizio, di entrare a far parte dell'equipaggio, spinge l'Enterprise verso i Borg al fine di mostrare che l'umanità - presuntuosa al punto da pensare di non aver bisogno di lui, Q, che pur si era offerto di fare da guida - non è "pronta a tutto", come Picard riteneva. tanto che lo stesso Picard nel finale ammette che l'insegnamento di Q è stato giusto ed opportuno (nonostante abbia scelto il modo sbagliato, causando la morte di 18 componenti dell'equipaggio). insomma, tutto si può dire del comportamento di Q tranne che sia stato dettato dalla volontà di divertirsi.
[modifica] "Fuor di metafora", sezione POV
Riporto qui un brano inserito dall'Utente:Vichingo:
Il simbolismo che ricopre la figura dei Borg è carico oltre la misura. La produzione di Star Trek non ha mai perso occasione di scagliarsi contro la cecità e la meschinità del capitalismo selvaggio, tipicamente concentrato nella figura dei Ferengi, messi in ridicolo in più di una serie per la loro grettezza, che li porta a non inseguire altro che il loro personale tornaconto, spesso in maniera così sciocca da risultare controproducente. Ma nella figura dei Borg, introdotta successivamente a quella dei Ferengi, il capitalismo mostra il suo aspetto più terribile: mentre i Ferengi, ridicoli nell’aspetto e dalle limitate capacità mentali sono tutto sommato innocui (il danno maggiore che possono fare è quello di depredare un’astronave e rapire qualche donna per venderla al mercato come schiava) ed ispirano sotto sotto simpatia per il loro modo di fare più infantile che cattivo, i Borg sono il compimento definitivo dell’ideologia secondo la quale è l’interesse personale a prevalere su qualsiasi altra cosa. Pur agendo in gruppo e non possedendo una vera iniziativa personale, i Borg sono, per usare l’espressione di Q, “l’utente finale”, che non ha nessun rispetto (il Borg che vede un suo simile morto depreda il cadavere della tecnologia, senza interessarsi peraltro minimamente a lui) e nessuna considerazione dell’altro (quando i membri della squadra dell’Enterprise si recano sul cubo Borg per esaminarlo dall’interno, si rendono subito conto che i Borg ne ignorano la presenza: “O non ci vedono o non ci considerano una minaccia” – Ryker). L’unico modo in cui riescono a vedere l’altro è come fonte di “materia prima” (Guinan): per loro il prossimo è qualcosa che si può "consumare" (Q). Privi di emozioni, sono il compimento dell’asservimento della razionalità alla produzione: non hanno altri scopi se non quello (canceroso) dell’autoaccrescimento. Sono privi di bellezza (l’astronave-cubo ne è un simbolo fortissimo). Sono il trionfo dell’utilità a scapito di tutto il resto, a scapito della stessa vita altrui (che non ha valore se non economico, in quanto può essere assimilata). I riferimenti al capitalismo globale sono dunque più che evidenti, soprattutto in riferimento al comportamento delle multinazionali nei paesi più poveri. E, soprattutto, mostrano con eloquenza che la razionalità ed il progresso tecnologico non sono in quanto tali forieri di sviluppo civile ed umano, ma che anzi possono condurre – ove assolutizzati – alla riduzione dell’uomo a macchina. Probabilmente la frattura tra l’immagine del Borg, privo di ogni indipendenza rispetto al gruppo, e quella del capitalista, la cui libera iniziativa è sovrana e fondante, è solo apparente: il messaggio, più profondo e perfettamente coerente con il resto della descrizione, potrebbe essere: “Ad illudersi di poter seguire ciecamente la propria volontà separandosi dal resto dell’umanità, si finisce per perdere sia l’una sia l’altra”.
Da una discussione con l'utente è risultato che questo è un suo pensiero, condiviso da alcuni conoscenti. Per poter essere reintegrato nell'articolo è necessario trovare della letteratura in merito e renderlo in forma enciclopedica ("X ritiene che..", dove X si inserisce in bibliografia). --Sigfrido(evocami) 15:38, Set 29, 2005 (CEST)
[modifica] Coerenza
In fondo all'articolo, si dice che i Borg sopravvissuti dopo il film Primo Contatto (che dai tempi dell'Enterprise D erano tornati indietro nel tempo fino al prima della nascita della Federazione), scongelati, rubano una nave e poi vengono sconfitti dall'equipaggio della NX-01. OK. Poi viene aggiunto "L'equipaggio dell'Enterprise scopre anche che i Borg stavano cercando di inviare un messaggio al collettivo; tale messaggio potrebbe causare un incontro anticipato della Federazione con i Borg.". A parte il fatto che all'epoca la Federazione non esisteva ancora, se non sbalgio, ma mi pare di ricordare che in quell'episodio avessero detto che ERANO RIUSCITI ad inviare un messaggio verso il quadrante Delta, solo che ci avrebbe messo tipo 200 anni per arrivare. Nell'inizio del paragrafo "Storia dei contatti", viene detto "ma in seguito si scoprì che i Borg erano già sulle tracce della Federazione": non ho visto questo espisodio di TNG... qualcuno sa se è in qualche modo ricollegabile al messaggio inviato ai tempi dell NX-01? Se così fosse, il cerchio sarebbe chiuso e quindi non sarebbe stata un'ipotesi quella dell'incontro anticipato della federazione con i Borg. Spero di non avevi confuso troppo le idee... Saluti.--Gig 19:10, 20 gen 2006 (CET)