Brandon Vedas
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Brandon Carl Vedas (21 aprile 1981 - 12 gennaio 2003), (conosciuto come ripper su IRC) era un membro della community Shroomery.org che morì di overdose dopo un'assunzione massiccia di droghe pesanti e di medicinali, mentre chattava sul canale IRC #shroomery e mostrava in diretta, via webcam le immagini della sua intossicazione. La sua morte ha creato un dibattito sulle responsabilità e sulle regole delle comunità on line in situazioni di vita reale.
[modifica] La sua storia
La chat e la diretta video iniziano con Brandon che fuma cannabis, mentre entra nel canale #shroomery. Una volta entrato, Brandon annunciò di avere “a grip of drugs” - un mucchio di farmaci - ed avvertì tutti gli utenti connessi della possibilità di vederlo in diretta via webcam, invitando gli stessi a condividere con lui quel momento di follia. Mentre alcune delle droghe in suo possesso erano illegali (come la cannabis), la maggior parte erano apparentemente legali, poiché ottenute tramite prescrizione medica, in quanto Brandon ammise di aver sofferto di alcune malattie per le quali quel tipo di sostanze in suo possesso erano indispensabili.
Nella parte iniziale della chat, Vedas era calmo e l'unica sua preoccupazione era quella di apparire in webcam il meglio possibile. Col passare del tempo, Brandon consuma ogni tipo di droga - legale e non - presente sulla sua scrivania, rassicurando coloro che stavano assistendo al suo “show” sul suo comportamento, poiché, secondo le sue parole, assumere elevate quantità di droga era un'abituée in ogni suo weekend. E gli utenti del canale non fanno nulla per fermarlo: sembrano piuttosto incoraggiarlo nella sua folle impresa.
Ciò nonostante, Vedas cerca di rischiare meno: invita gli utenti del canale a chiamarlo al cellulare qualora la situazione fosse degenerata o, nel caso non fossero riusciti ad contattarlo telefonicamente, a contattare le autorità fornendo loro il numero di targa della sua macchina, visibilmente parcheggiata fuori casa sua. L'intossicazione di Brandon, comunque, non trova ostacoli, nonostante cominciano a levarsi dal canale le prime raccomandazioni di cautela nei suoi confronti.
Brandon perde conoscenza e nel canale scoppia il panico: ci si chiede se e chi deve chiamare la polizia, magari fornendo alle autorità il numero di cellulare in modo da poterlo rintracciare geograficamente. Gli utenti del canale esitano a chiamare le autorità: la loro preoccupazione nasce dalla possibilità di invischiare Brandon e/o loro stessi in un'indagine di polizia.
Con un po' di buon senso, un utente chiama la polizia, la quale però si dimostra impotente di fronte alle informazioni date da colui che ha effettuato la chiamata. Si ricorre quindi al Whois Lookup del dominio sul quale Brandon trasmetteva in diretta la propria intossicazione, dal quale riuscirono ad estrapolare l'indirizzo della casa di Vedas.
Ma le esitazioni avute in precedenza si rilevarono fatali: la madre di Brandon scoprirà il corpo senza vita del figlio il pomeriggio del 12 gennaio 2003. Il fratello di Brandon, che tutt'oggi è tenutario del sito Brandon Vedas Memorial, disse: “Sembra che la mentalità di gruppo abbia realmente contribuito alla morte di Brandon. Queste persone trattano la chat come se non fosse il mondo reale. Hanno dimenticato che non si tratta di semplici parole su uno schermo.”
Una delle ultime frasi pronunciate da Brandon è stata “i told u i was hardcore” - “ve l'avevo detto che ero hardcore” -, usata oggi nelle varie community on line per ricordare la sua tragica scomparsa.
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito memorial creato da suo fratello
- NY Daily News - "He takes fatal OD as Internet pals watch" - La notizia riportata dal New York Daily News
- The Arizona Republic obituary