Canne al vento
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Romanzo di Grazia Deledda pubblicato nel 1913 dall'editore Treves di Milano.
Il servo Efix è legato alle tre sorelle Pintor - nobili cadute in miseria dopo la morte del padre - e coltiva un poderetto, ultima rimanenza di un vasto patrimonio e loro unica fonte di reddito. La loro vita è monotona e sonnolenta a Galtellì, un paese poco all'interno della foce del Cedrino sulla costa tirrenica della Sardegna, fino all'arrivo del figlio della quarta sorella che la sconvolge ad un tratto: la quarta sorella era fuggita anni prima da Galtellì, scappata oltre il mare, per "prender parte alla festa della vita"...
La Sardegna rurale del primo Novecento è in apparenza statica e immobile sulle sue millenarie usanze, estranea al moderno: chi legge e rilegge vede come sia invece disorientata tra vecchio e nuovo, tra le rassicuranti tradizioni e l'attrazione verso il progresso inarrestabile.
Non è una storia fine a sé stessa, né rinchiusa negli angusti confini sardi. Quel che vale per la Sardegna vale anche per l'Italia di allora, e non solo: lo testimonia la grande e lunga fortuna di Canne al vento in tutto il mondo.