Casa dei Dioscuri
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La Casa dei Dioscuri ( o Casa di Castore e Polluce) è tra le case più ricche venute alla luce tra il 1828 e il 1829 negli Scavi archeologici di Pompei.
È conosciuta sia per la ricchezza delle pitture di quarto stile che per l’ampio sviluppo planimetrico con una superficie che copre circa un terzo dell'insula (VI.9.6-7).
È una delle pochissime abitazioni pompeiane ad avere un atrio corinzio, nel caso specifico con il tetto sostenuto da 12 colonne in tufo, e sembra derivare dalla fusione di tre nuclei abitativi precedenti, dei quali quello centrale fu trasformato in peristilio.
Le decorazioni parietali sono opera della stessa bottega che ha lavorato nella Casa dei Vettii; la pittura più significativa, attualmente conservata ed esposta presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, è quella dell'ingresso raffigurante i Dioscuri Castore e Polluce, da cui deriva il nome della casa.
Nel peristilio e nelle varie stanze si possono ammirare pannelli dipinti raffiguranti architetture, nature morte e scene mitologiche. Degne di menzione sono le scene raffiguranti: Apollo e Dafne, la nascita di Adone, Minosse e Scilla, Perseo e Andromeda, Bacco fanciullo.