Chioma di Berenice
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Si tratta del titolo convenzionale dato ad una delle elegie degli Aitia di Callimaco; il testo ci è pervenuto in maniera lacunosa su due papiri provenienti da Ossirinco. La storia è quella della chioma della regina Berenice, moglie di Tolomeo III Evergete, la quale offre in voto per il ritorno del marito da una spedizione militare la sua chioma, che però dopo il ritorno del sovrano e dopo che la donna l'ha consacrata come offerta, scompare; l'astronomo di corte Conone afferma allora di averla ritrovata in cielo come costellazione; il racconto, peraltro fatto dalla chioma stessa, assume così anche una valenza eziologica che è una delle costanti degli Aitia. Questa elegia fu tradotta in latino da Catullo, nel carme LXVI della sua raccolta.