Costo
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In economia, management, e contabilità, un costo è il prezzo pagato o associato ad un evento commerciale o ad una transazione economica.
Il costo di un bene indica quanto denaro è servito per produrre tale bene. La determinazione del costo può avvenire attraverso numerose modalità e tenendo conto di più variabili. Un bene che ha un costo, in quanto tale, può essere riscattato attraverso il pagamento (nei più disparati modi) della quantità indicata dal costo.
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[modifica] Costi fissi , semi-variabili e variabili
I costi fissi sono costi che non variano proporzionalmente al crescere del volume di output. Il comportamento di tali costi è quindi indipendente dai livelli di produzione. L'aggettivo fisso non indica quindi l'invaribilità nel tempo ma la mancanza di relazione di causa effetto tra la variazione del costo e quella dei livelli di output. Tipici esempi di costi fissi sono i canoni di locazione, lo stipendio dei dirigenti, le assicurazioni.
I costi semi variabili sono costi il cui comportamento è in parte influenzato dai livelli di output: una quota del costo si presenta comunque anche in azzenza di produzione mentre l'altra quota ha ragione d'essere e varia solo in funzione dei livelli di output. Esempi di costi semivariabili sono l'energia elettrica, alcuni costi di manutenzione, costi di logistica.
I costi variabili sono costi direttamente influenzati dai livelli di output. Questa tipologia di costi non esiste in assenza di produzione e varia in maniera proporzionale al variare dei livelli di output. Esempio pricipale di costi variabili sono le materie prime.
[modifica] Costi diretti e indiretti
Per costo diretto si intende un costo imputabile in maniera certa ed univoca ad un solo oggetto di costo. I costi indiretti invece sono riconducibili a due o più oggetti di costo. I costi indiretti possono essere allocati ai vari oggetti di costo da cui scaturiscono assegnando un peso all'importanza che ciascun oggetto di costo ha avuto nella genesi del costo stesso; tale peso assume comunemente il nome di coefficiente di allocazione o coefficiente di ripartizione.
[modifica] Costi contabili e costi opportunità
I costi storici o costi contabili, rappresentano la somma totale di denaro (o valore monetario dei beni) speso. È la quantità indicata sulle fatture e registrata nei libri contabili.
Il costo opportunità, indicato anche come costo economico è il valore della migliore alternativa che non è stata scelta per poter perseguire l'attuale sforzo -- ovvero, cosa si poteva ottenere con le risorse spese nell'impresa. Esso rappresenta le opportunità passate. Poiché il costo opportunità non è mai associato ad un esborso di denaro, si dice anche che è un costo non monetario.
Esempio Se una persona ha un'offerta di lavoro che rende 25€ per ora di lavoro, ma preferisce invece fare una dormita, allora il costo contabile della dormita è zero (in quanto la persona non guadagna niente dormendo). Il costo opportunità sono invece i 25€ che avrebbe potuto guadagnare lavorando.
Nell'economica teorica, il termine costo usato senza qualificativo, indica spesso il costo opportunità.
[modifica] Comparare costi privati, esterni, sociali e psichici
Quando avviene una transazione, questa coinvolge tipicamente sia costi privati che costi esterni. I costi privati sono i costi che l'acquirente di un bene o di un servizio paga al venditore. I costi esterni (chiamati anche esternalità), per contro, sono i costi che le persone diverse dall'acquirente sono costretti a sostenere come risultato della transazione. I portatori di questi costi possono essere determinati individui o la società nel complesso. Si noti che i costi esterni sono spesso sia non-monetari, che problematici da quantificare per equipararli a valori monetari. Questi costi includono cose come l'inquinamento, cose che la socetà sarebbe disposta a pagare in qualche modo in un dato momento futuro, ma che non sono incluse nel prezzo della transazione.
I costi sociali sono dati dalla somma di tutti i costi privati ed esterni. Ad esempio, il prezzo d'acquisto di un automobile riflette il costo privato sopportato dal costruttore. L'inquinamento atmosferico creato nella produzione dell'auto, comunque, è un costo esterno. Poiché il costruttore non paga per questi costi, e non li include nel prezzo dell'automobile, vengono detti esterni al meccanismo di formazione dei prezzi sul mercato. L'inquinamento atmosferico prodotto dalla guida dell'auto è anch'esso un'esternalità. Il guidatore non paga per il danno ambientale causato dall'uso del veicolo.
Un costo psichico è un sottoinsieme dei costi sociali che rappresenta specificatamente i costi dovuti allo stress aggiuntivo o alla perdita nella qualità della vita.