Cremera
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Cremera | |
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Fiume Cremera in località Pontesodo | |
Lunghezza: | 36,7 km |
Portata media: | circa 5 m³/s |
Bacino idrografico: | 103 km² |
Altitudine della sorgente: | m s.l.m. |
Nasce: | Monte Silio |
Sfocia: | fiume Tevere (localita Labaro) |
Paesi attraversati: | Sacrofano, Formello, Campagnano di Roma |
Il Cremera è un fiume del Lazio settentrionale e costituisce uno degli affluenti minori di destra del Tevere.
Indice |
[modifica] Descrizione
Il Cremera (detto anche Valchetta) è formato dall'unione del Fosso della Mola dei Monti e del Fosso della Mola di Formello; il Fosso della Mola dei Monti nasce con il nome di Fosso Curzio, che porta sino alla suddetta confluenza. Il Fosso della Mola di Formello nasce con il nome di Fosso Carraccio, che porta sino alla suddetta confluenza. A valle di questa confluenza, il corso d'acqua assume il nome di Fosso della Mola, e dopo circa 5 chilometri assume il nome di Torrente Valchetta.
Il Cremera attraversa la zona protetta del parco Naturale Regionale di Veio detta della valle del Sorbo.
[modifica] Ambiente
Ambiente caratteristico dei valloni tufacei della campagna romana, con habitat fluviale discretamente conservato e presenza di specie animali interessanti in vari gruppi zoologici.
[modifica] Fauna
Principali specie presenti:
- Mammiferi: Canis lupus o Lupo.
- Uccelli: Milvus migrans o Nibbio bruno, Lanius collurio o Averla piccola (detto anche falconcello)
- Rettili: Elaphe quatuorlineata o Cervone
- Anfibi: Salamandrina terdigitata o Salamandrina dagli occhiali.
- Pesci: Padogobius nigricans o Ghiozzo etrusco o di ruscello.
- Invertebrati: Melanargia arge.
Altre specie di rilievo: Hystrix cristata o Istrice, Martes martes o Martora comune, Muscardinus avellanarius o Moscardino, Mustela putorius o Puzzola europea, Coronella girondica o Colubro del Riccioli, Elaphe longissima o Colubro d'Esculapio, Natrix tessellata o Biscia tassellata , Ranaitalica o appenninica.
[modifica] Flora
La Valle del Sorbo e' ricca di boschi costituiti da querceti misti, tra cui spiccano il cerro e la farnia; è presente la roverella mentre è raro il leccio, che cresce sui pendii rocciosi esposti a sud. Oltre a questi grandi alberi crescono l'acero minore , l'acero campestre, il corniolo, il pero selvatico, il melo selvatico, il nespolo, l'orniello, il carpino nero, il nocciolo, mentre il sottobosco cespuglioso è costituito da prugnolo e biancospino. Fra le specie floreali spicca la Digitalis micrantha (o Digitale appenninica)
[modifica] Cenni storici
Il Cremera deve la sua notorietà al fatto che fu testimone in epoca romana di importanti fatti storici. Infatti la città di Veio, che era fra le città etrusche dell'Etruria meridionale, la più prossima a Roma, occupava una forte posizione difensiva, su una scoscesa collina a dominio del torrente Cremera. A partire dagli inizi del V secolo a.C. Veio inizia il lungo duello con Roma che si concluderà solamente nel 396 a.C., con la distruzione di Veio da parte di M. Furio Camillo e l'annessione del suo territorio. Nel 478 a.C., la gens Fabia aveva chiesto e ottenuto l'autorizzazione al Senato, per combattere una sorta di guerra privata (bellum privatum) contro la la rivale etrusca Veio. Trecentosei membri della prestigiosa famiglia romana, accompagnati da una guarnigione di quattromila uomini, probabilmente loro clienti, si accamparono a poca distanza da Veio, sulle rive del fiume Cremera. Da lì conducevano una guerra fatta di piccoli scontri, incursioni e razzie di bestiame. Il 13 luglio del 477 A.C. caddero in un'imboscata preparata dai Veienti trecentocinque componenti della famiglia dei Fabi. Solo un giovane si salvò e garantì in questo modo la discendenza dalla famiglia che rimase comunque una delle gentes più importanti dell'antica Roma.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Parco regionale di Veio sito istituzionale
- Valle del Sorbo