Crescenzo Del Monte
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Crescenzo Del Monte, il "Gioachino Belli" della Roma ebraica, nacque a Roma nel 1868 in una casa del Ghetto, alla vigilia della fine del potere temporale dei papi. Scrisse sonetti in giudaico-romanesco nei quali rappresentò, con affettuosa e pungente ironia, gli ebrei romani nel momento di passaggio dal Ghetto all'Emancipazione, ovvero alla conquista dei diritti civili e politici. Scrisse anche una "Storia degli ebrei di Roma dal 1870 ai giorni nostri". Fiero della sua "italianità", si entusiasmò di fervore patriottico negli anni della prima guerra mondiale e vide con una certa simpatia, non scevra di qualche perplessità, l'affermarsi del fascismo. La morte, sopraggiunta nel 1935, poco prima dell'emanazione delle Leggi razziali (1938) gli risparmiò l'infamia delle persecuzioni antiebraiche.