Diatermia
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Motivazione: vengono descritte capacità curative senza fonte e (AFAIK) non dimostrate. La FDA ha solo detto che effettivamente riscalda e che variare la frequenza non cambia nulla se non psicologicamente Vedi anche: Progetto medicina Portale medicina Segnalazione di Draco "Tifiamo rivolta" Roboter
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La diatermia è un procedimento consistente nell'aumento della temperatura di alcune zone del corpo non superficiali, infatti il termine deriva dalle parole greche caldo e profondo.
Il calore può essere indotto dal passaggio di corrente elettrica, per effetto Joule oppure con l'applicazione di ultrasuoni. Il Comitato Nazionale per la Bioetica (il 18 marzo 2005) ha precisato che la diatermia non è classificabile tra le medicine alternative (come lo sono invece la pranoterapia, la medicina ayur-vedica, la medicina antroposofica, l’omotossicologia, l’omeopatia, la medicina tradizionale cinese e quella tibetana, la cromoterapia, i fiori di Bach, il Rei-ki, l’iridologia, ecc.), ovvero senza riscontri scientifici di efficacia, bensì tra le medicine empiriche (al pari di pratiche terapeutiche, come l’agopuntura reflessologica, la fitoterapia o la medicina manuale, etc.), che appaiono, cioè, in casi determinati, benefiche per i pazienti.
[modifica] Applicazioni
La riattivazione dei processi fisiologici del metabolismo tissutale avviene tramite la combinazione di effetti:
- biochimici: riequilibrando il disordine enzimatico degli adipociti e accelerando il metabolismo ultrastrutturale delle cellule richiamando sangue ricco di ossigeno, velocizzando il flusso e facilitando il drenaggio linfatico dalle aree periferiche non affette dalla cellulite.
- termici: scaldando in modo uniforme e mirato l'area interessata senza surriscaldare la parte esterna;
- meccanici: aumentando la velocità di scorrimento dei fluidi drena la stasi emolinfatica, tonifica le pareti vascolari.
Permette di risolvere il danno biologico di forme di patologia cronica caratterizzate da degenerazione e fibrosi. Il tessuto cicatriziale fibroso conseguente al danno biologico, tipicamente viscoso e ischemico e sede di processi metabolici e, soprattutto, nutrizionali molto rallentati, verrebbe rivascolarizzato attraverso l’aumento della temperatura interna, con il ripristino del metabolismo corretto.