Diomedea (zoologia)
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Albatro | ||||||||||||||||
![]() Albatro urlatore (Diomedea exulans) |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||
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Specie | ||||||||||||||||
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I grandi albatri, (Diomedea, Linnaeus 1758) è un genere di grandi volatili marini dell'ordine dei procellariformi e della famiglia delle diomedee. Presenta un piumaggio quasi totalmente bianco, solo la coda e le ali sono parzialmente nere. Misura circa 1,20 metri e alcuni suoi esemplari come l'albatro reale e l'albatro urlatore possono raggiungere l'apertura alare di 3,50 metri, mentre negli esemplari adulti di grandezza più piccola essa non scende sotto i 2,70 metri. Essendo di grande dimensioni, preferisce stabilirsi in luoghi molto ventilati, in maniera tale da sfruttare le correnti d'aria per facilitare il suo decollo. Il suo volo è molto elegante, ricorda infatti quello di un aliante, ed è stato studiato attentamente per riprodurne le caratteristiche in alcuni aerei sportivi. Si nutre di pesci, molluschi e calamari che si trovano sulla superficie del mare.
[modifica] Accoppiamento e riproduzione
Gli albatri sono essenzialmente monogami, ed è la femmina a scegliere accuratamente il compagno, anche dopo anni di corteggiamenti. Subito dopo che la femmina ha scelto il suo compagno della vita ha inizio l'accoppiamento.
Sono i maschi a costruire il nido, raccogliendo terriccio e frammenti di vegetali. La femmina, invece, cova l'uovo del peso di 500 grammi, per un periodo di circa 3 mesi, nel quale i due compagni si scambiano il posto per andare in cerca di cibo. Il piccolo nato dall'uovo non potrà essere autosufficiente se non dopo 9 mesi, ma i genitori potranno accoppiarsi di nuovo soltanto quando il loro piccolo sarà in grado di volare e procurarsi il cibo da solo, circa 2 anni dopo la prima cova.
La popolazione mondiale è fortemente in crisi a causa del grandissimo numero di esemplari che vengono catturati dalle reti a strascico.