Esperienze ai confini della morte
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
Le esperienze ai confini della morte o NDE (acronimo che sta per Near Death Experience a volte tradotto in italiano anche come esperienza di pre-morte) sono esperienze vissute e descritte da soggetti che, a causa di malattie terminali o eventi traumatici, hanno sperimentato fisicamente la condizione di coma, arresto cardiocircolatorio e/o encefalogramma piatto, senza tuttavia giungere fino alla vera e propria morte; questi soggetti, una volta riavutisi, hanno raccontato di aver vissuto esperienze che si possono dividere in due grandi gruppi:
- esperienze ultraterrene: il soggetto vive un'esperienza ultraterrena, vedendo a volte strane entità o parenti morti, e attraversando luoghi come tunnel di luce o spazi aperti che molti identificano con luoghi biblici (paradiso, inferno, ecc.);
- esperienze extracorporee: il soggetto si allontana in volo dal suo corpo ed assiste agli eventi che accadono intorno a sè(ad es. alle cure mediche) "dall'esterno".
I racconti dei sopravvissuti alla morte (ad esempio rianimati dopo una grave crisi) e dei soggetti risvegliatisi dal coma costituiscono un corpus di testimonianze piuttosto omogeneo: molte volte infatti le esperienze vissute sono simili fra loro, il che ha portato vari studiosi a formulare diversi tipi di teorie. Le teorie sulle "NDE" si dividono in due tipologie:
- teorie scientifiche, che mettono in relazione il fenomeno con peculiari alterazioni transitorie di tipo chimico, neurologico o biologico, tipicamente presenti nel corpo umano in condizioni particolari come quelle prima descritte; ovvero, sul piano psicologico, come racconti di tipo autoconsolatorio e rassicurante, elaborati per descrivere in modo chiaro e definito le confuse sensazioni che si accompagnano al momento del risveglio dal coma, come ad es. la forte luce presente nella stanza(descritta come tunnel di luce da cui si esce con il risveglio).
- teorie parapsicologiche, metafisiche e soprannaturali, che collegano le esperienze di pre-morte a una sorta di presa di contatto anticipata con l'aldilà, durante la quale il soggetto ha modo di esperire direttamente la separazione fra anima e corpo e la sopravvivenza dell'anima come entità spirituale, rispetto alle spoglie mortali.
Il più noto studioso di questi fenomeni è il medico e psicologo americano Raymond Moody.
Carl Gustav Jung descrive un'esperienza di pre-morte nel suo testo autobiografico Ricordi, sogni e riflessioni: nel 1944 un incidente, una frattura e un successivo infarto lo avevano portato in coma.
Negli ultimi anni ha dato un rilevante contributo a questi studi e alla loro divulgazione, a partire dal 1989, anche il teologo francese François Brune.