Farmacopea
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La farmacopea è l'elenco alfabetico ufficiale delle medicine in commercio. In Italia è chiamato Prontuario Terapeutico, e contiene i principi chimici, biologicamente attivi, la loro composizione chimica (solitamente preparati di chimica organica), la posologia, le indicazioni e le controindicazioni, le norme di conservazione e di dispensazione al pubblico (generalmente non sono in libera vendita), la casa farmaceutica produttrice e il numero di autorizzazione alla vendita rilasciata dal Ministero della Sanità.
Ogni Stato del mondo ha una propria farmacopea, che come la lingua e le abitudini alimentari è diversa da stato a stato. I principali medicinali sono uguali per tutti, come per esempio gli antibiotici ma facendo dei confronti si trovano sempre che alcuni farmaci in qualche stato si trovano iscritti alla farmacopea e in qualche altro stato non si trovano. Per esempio é noto che molte farmacie in ogni città italiana, per convenzione almeno una, può acquistare farmaci che in Italia non ci sono, dalle farmacie estere, a patto naturalmente di avere una prescrizione di un medico che lo richieda.
[modifica] Storia
Fino dai tempi antichi si denominavano Ricettario, Antidottario, Dispensatorio, Specchio, Lumi, Tesori dei Farmacisti, o simili tutte le sostanze medicamentose che lo speziale conservava e preparava nella propria officina, talora completo del prezzo del farmaco, del modo di prepararlo e dei saggi per verificarne la qualità.
Senza entrare nel campo della leggenda che attribuisce ad un cinese la compilazione di un'opera di questo genere per la prima volta 4600 anni a.C., si può ragionevolmente affermare che le prime farmacopee furono quella araba, il Totum continens di ar-Razi e quella della Scuola Salernitana.
Celebri fra questi, il ricettario attribuito a Sant'Ildegarda, l'Antidotario di Simone da Genova e di Nicolò Preposito.
Per la prima volta l'opera farmaceutica era redatta per ordine dell'autorità governativa. Nei secoli successivi, la farmacopea assunse il carattere di documento ufficiale al quale tutti dovevano conformarsi e attenersi.
Dunque, la prima farmacopea ufficiale fu redatta sotto l'auspicio e la tutela di Federico II, re di Sicilia, nel secolo XIII, e più tardi a Firenze nel 1480, redatto dal Collegio degli Esimi Dottori fiorentini.
Fino alla metà del secolo VIII le farmacopee furono redatte sotto l'autorità comunale e i principali comuni dei quali abbiamo testimonianza sono nel 1559, il comune di Mantova, nel 1580 il comune di Bergamo, poi Bologna, Torino, Parma, Piacenza, Venezia.
L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in ambito farmaceutico ha il compito di compilare la Farmacopea Internazionale, pubblicata in prima edizione inglese e francese nel 1951, seconda edizione nel 1967 e terza nel 1980.
Il simbolo della farmacopea è il caduceo.
[modifica] Bibliografia
- Enrico Cingolani, Leonardo Colapinto, Dagli Antidotari alle moderne Farmacopee, Di Renzo Editore, 2000