Flavia Giulia Costanza
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Flavia Giulia Costanza (latino: Flavia Iulia Constantia; dopo il 293–330 circa) fu la figlia dell'imperatore romano Costanzo Cloro e della sua seconda moglie, Flavia Massimiana Teodora, e membro della dinastia costantiniana.
Nel 311 o 312, l'imperatore Costantino I, fratellastro di Costanza, la promise in moglie al proprio collega, Licinio: il matrimonio si celebrò nel febbraio 313, in occasione dell'incontro di Costantino e Licinio a Milano. Dall'unione nacque un figlio, Valerio Liciniano Licinio, nel 315. Quando Licinio e Costantino si dichiararono guerra nel 316, Costanza si schierò al fianco del marito, come fece pure in occasione della guerra del 324. Dopo la sconfitta di Licinio, Costanza intercesse presso Costantino in favore di Licinio. Costantino risparmiò la vita di Licinio, obbligandolo a risiedere a Tessalonica da cittadino privato; l'anno seguente, però, ordinò che venisse ucciso. Un secondo colpo per Costanza fu la morte, per ordine di Costantino, di suo figlio Liciniano.
Negli anni seguenti Costanza visse alla corte del fratello, ricevendone onori, tra cui il titolo di nobilissima femina. Si convertì al Cristianesimo,[1] schierandosi al fianco del partito ariano al Primo concilio di Nicea (325).[2]
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
[modifica] Fonti primarie
- Filostorgio, Epitome della Storia ecclesiastica
- Girolamo, Lettere
- Tirannio Rufino, Storia ecclesiastica