Francesco Bartolozzi
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Francesco Bartolozzi (Firenze 1728-Lisbona 1815) artista eclettico e completo, ottimo disegnatore, pittore e soprattutto, eccellente incisore, nasce a Firenze da Gaetano, affermato maestro orafo. Poco più che adolescente frequenta e si forma all'Accademia di Firenze, con I Maestri Giovanni Domenico Ferretti e Ignazio Hugford apprezzando principalmente lo studio delle tecniche incisorie.
Soggiorna brevemente a Roma, in questo periodo visita probabilmente Grottaferrata, e in seguito si trasferisce a Venezia dove, dal 1748 al 1754, opera nella prestigiosa bottega di Giuseppe Wagner (Thalendorf 1706–Venezia 1786). In questa calcografia, tra le più importanti d’Europa e frequentata dai maggiori acquafortisti veneti di quei tempi, (Giambattista Brustolon, Giovanni Volpato, Cristoforo Dall'Acqua, Antonio Baratti, Bernardo Zilotti ed il grande Giovanni Battista Piranesi) perfeziona la sua tecnica e la personalità di artista. In diverse sue stampe di questo periodo compare la scritta: “F. Bartolozzi incid. appo J. Wagner”. Il laboratorio di Wagner contribuì in maniera determinante ad ampliare le conoscenze pratiche e teoriche del giovane Francesco. Gli studi e le innovazioni tecniche apportate all'intaglio in rame, in particolare all’uso congiunto dell'acquaforte e del bulino, molto probabilmente contribuirono a sollecitare e sviluppare nel giovane il desiderio e la ricerca durante tutta la sua vita artistica. Le stampe che uscivano da questa bottega furono sempre ricercate nel soggetto ed accuratamente rifinite. Costituivano inoltre il risultato di un lavoro collettivo secondo una moderna divisione del lavoro: ogni incisore infatti prestava la propria opera in quelle parti in cui era ritenuto più abile. Chi si occupava del paesaggio, chi delineava le figure di primo piano, altri invece si limitavano ad incidere le didascalie che spesso accompagnano le acqueforti.
Dopo un breve periodo di ulteriore apprendistato a Bassano, presso la calcografia dei Remondini, nel 1755 circa apre un suo negozio di stampe presso Campo Santa Maria Formosa a pochi minuti di cammino da piazza San Marco. Qui inizia la sua vera storia di incisore di riproduzione o come tecnicamente si indica, di traduzione. Per circa dieci anni si dedica con dedizione e costanza a riprodurre con l’incisione disegni e dipinti di grandi Maestri. Con l'ausilio di segni e linee Bartolozzi reinterpreta e traduce, in maniera critica e con assoluta padronanza tecnica, le tappe più importanti della produzione grafica e pittorica dei maggiori artisti. Resterà famoso per sempre tanto che la critica unanime scrive: "Bartolozzi è all'apice della perfezione raggiungibile dalle tecniche incisorie su rame intese alla massima imitazione di disegni originali altrui". (fine prima parte)