Fumata nera e fumata bianca
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Il termine fumata viene adoperato nell'elezione del nuovo papa. La fumata, prodotta da una stufa nella Cappella Sistina durante il Conclave, può essere bianca, nera o gialla.
- La fumata nera indica la mancata elezione del un nuovo papa durante il Conclave. La fumata nera si ripete alla fine di ogni sessione di scrutinii, se nessuno dei cardinali riceve i due terzi delle preferenze, e la votazione è considerata nulla.
Le schede vengono bruciate in una stufa presente nella Cappella Sistina assieme ad una sostanza che produce del fumo nero, il quale, fuoriuscendo da un camino visibile da piazza San Pietro, comunica la mancata elezione del pontefice.
- La fumata bianca indica invece l'avvenuta elezione di un nuovo papa. Per estensione, indica anche la buona riuscita di una trattativa.
Al termine di uno scrutinio del Conclave, se uno dei papabili riceve i due terzi delle preferenze e accetta la carica di Sommo Pontefice della Chiesa Universale, le schede dell'elezione vengono bruciate in una apposita stufetta allestita in un locale attiguo alla Cappella Sistina producendo fumo bianco, che, fuoriuscito da un camino visibile da Piazza San Pietro, annuncia al mondo l'avvenuta elezione. A partire dal Conclave dell'aprile 2005, la fumata bianca è accompagnata dal suono delle campane a festa della Basilica di San Pietro, e le stufe sono diventate due: a quella tradizionale ne è stata aggiunta una seconda contenente fumogeni artificiali per migliorare la visibilità.
- La fumata gialla è semplicemente una fumata di prova che si fa prima dell'inizio del Conclave stesso, per verificare che la stufa sia correttamente funzionante.
In occasione del Conclave 2005 non è stata fatta, poiché si è deciso di affiancare alla classica stufa, anche un sistema elettronico per assicurarsi del corretto funzionamento della stessa, rendendo di fatto inutile la fumata gialla.
Nonostante tutti questi accorgimenti, molto spesso le fumate non sono state comprese. Ad esempio, nel caso dell'elezione di Giovanni Paolo I regnò per molto tempo l'incertezza sul colore del fumo che fuoriuscì dalla Cappella Sistina. Anche nell'elezione dell'attuale pontefice, Benedetto XVI, ci sono stati non pochi equivoci.