Galassia Nana Ellittica del Cane Maggiore
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La Galassia Nana Ellittica del Cane Maggiore è una galassia nana posta nella direzione della costellazione del Cane Maggiore. Questa galassia contiene una percentuale relativamente alta di stelle nane rosse, e la sua popolazione totale è stimata ad un miliardo di stelle (cioè piuttosto piccola).
È classificata come una galassia irregolare, ed è oggi considerata la galassia più vicina alla Via Lattea, distante solo 42.000 anni luce dal suo centro e ad appena 25.000 anni luce dalla Terra. Ha una forma all'incirca ellittica e una dimensione simile alla Galassia Nana Ellittica del Sagittario, che deteneva in precedenza il titolo di galassia più vicina. La sua dimensione è circa l'1% della Via Lattea.
Questa galassia fu scoperta nel november 2003 da un team internazionale di astronomi francesi, italiani, britannici e neozelandesi. Anche se è più vicina alla Terra che al centro galattico, è difficile da osservare perché si trova oltre il piano della nostra galassia, dove le grandi concentrazioni di stelle, gas e polveri oscurano la vista. Assieme alle piccole dimensioni, questo spiega perché non era stata scoperta prima.
Il team di astronomi che la scoprì stava lavorando all'analisi dei dati della Two-Micron All Sky Survey, un'esplorazione di tutto il cielo in luce infrarossa, che non è bloccata da gas e polveri come la luce visibile. Grazie a questa tecnica, gli scienziati furono in grado di rilevare una significativa presenza di stelle rosse (tipo spettrale M) nella parte di cielo in direzione del Cane Maggiore. Alcune di queste stelle erano organizzate in strutture ben definite, per esempio sono presenti due larghi e deboli archi di stelle.
Gli astronomi pensano che questa galassia sia in via di smembramento a causa del campo gravitazionale della più massiccia Via Lattea. Il corpo centrale della galassia è estremamente disgregato. Le forze di marea della Via Lattea hanno causato la comparsa di lunghi filamenti di stelle che seguono la galassia nana mentre orbita attorno alla nostra, formando delle strutture complesse a volte chiamate l'Anello di Monoceros, che gira attorno alla nostra galassia per tre volte. Questo filamento di stelle fu scoperto per la prima volta poco dopo l'anno 2000 dagli astronomi che stavano effettuando la Sloan Digital Sky Survey. Fu investigando questo anello di stelle, e un gruppo di ammassi globulari stranamente vicini tra loro e simili a quelli della nana del Sagittario, che la nana del Cane Maggiore fu scoperta.
Gli ammassi globulari che si pensa siano associati con la nana del Cane Maggiore sono NGC 1851, NGC 1904, NGC 2298 e NGC 2808, tutti ritenuti in origine appartenere alla galassia nana prima che cominciasse il processo di inglobamento nella Via Lattea. NGC 1261 è un altro ammasso globulare, vicino a quelli elencati in precedenza, ma la sua velocità è sufficientemente diversa da escludere un suo legame con gli altri. La nana del Cane Maggiore potrebbe anche essere associata ad alcuni ammassi aperti, tra cui Dol 25 e H18, e forse AM2. Si pensa che questi ammassi aperti si siano formati a causa delle perturbazioni indotte nel materiale del disco galattico da parte del campo gravitazionale della galassia nana, perturbazoni che avrebbero favorito la formazione stellare.
La scoperta della nana del Cane Maggiore e l'analisi delle sue stelle hanno fornito alcuni indizi in più alle teorie di formazione ed evoluzione delle galassie che privilegiano l'accrescimento grazie all'inglobamento di galassie più piccole.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- N. F. Martin, R. A. Ibata, M. Bellazzini, M. J. Irwin, G. F. Lewis, W. Dehnen (febbraio 2004), A dwarf galaxy remnant in Canis Major: the fossil of an in-plane accretion onto the Milky Way. Monthly Notices of the Royal Astronomical Society 348 (1) 12.