Giancarlo Bigazzi
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Giancarlo Bigazzi (Firenze, 1940) è un produttore discografico, paroliere e compositore, e fu leader del gruppo trash degli Squallor. Ha firmato alcuni dei più grandi successi discografici della musica leggera italiana, tra i quali Ti amo, Tu, Gloria, Si può dare di più e Self Control.
In qualità di autore ha spesso lavorato in tandem con il compositore e paroliere toscano Beppe Dati.
[modifica] Biografia
Giovanissimo è già autore di grandi successi: scrive per Riccardo Del Turco (Luglio), Mario Tessuto (Lisa dagli occhi blu), Renato dei Profeti (Lady Barbara).
Negli anni settanta continua la sua carriera di autore di testi e (a volte) musicista, inanellando successi spesso scritti insieme a Totò Savio per Massimo Ranieri (Rose Rosse, Vent'anni, Erba di casa mia), o per Gianni Nazzaro (L'amore è una colomba) con Gianni per Marcella Bella (Montagne verdi, Io domani, L'avvenire, Un sorriso e poi perdonami) o per lo stesso Gianni (Non si può morire dentro, Dolce uragano, No, Più ci penso, Questo amore non si tocca, Toc toc), o con Claudio Cavallaro per I Camaleonti (Eternità, cantata anche da Ornella Vanoni, Come sei bellaìì, Oggi il cielo è rosa) e per Gigliola Cinquetti.
A metà del decennio conosce Umberto Tozzi e, in veste di produttore, compositore e paroliere lo accompagna al successo nazionale ed internazionale, scrivendo con lui hit quali Donna amante mia, Io camminerò, Ti amo, Tu, Gloria, Stella stai, Notte rosa, Eva ed anche Si può dare di più (cantata da Tozzi con Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri).
Contemporaneamente alla sua carriera di autore, nel 1971 Bigazzi crea, insieme al paroliere Daniele Pace, al musicista Totò Savio e ai discografici Alfredo Cerutti ed Elio Gariboldi il gruppo degli Squallor che, nati come un progetto goliardico tra amici, per il successo ricevuto, incideranno album per 25 anni: per gli Squallor Bigazzi scrive tutti i testi, spesso insieme a Pace, non disdegnando di recitare ogni tanto qualche testo (esilarante in Noè, ad esempio, il suo Dio con accento toscano); appare anche come attore nei due film del gruppo, Arrapaho e Uccelli d'Italia.
Tra la metà degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta crea a Firenze una specie di clan: produce i primi lavori di Marco Masini, Alessandro Canino e Raf, subito in vetta alle classifiche, Paolo Vallesi, Aleandro Baldi, Alessandro Canino, Danilo Amerio. Intraprende inoltre la carriera di autore di colonne sonore per il cinema e firma quelle di Mery per sempre e Ragazzi fuori di Marco Risi, nonché dell'Oscar Mediterraneo di Gabriele Salvatores.
All'inizio degli anni novanta rompe il sodalizio artistico con Umberto Tozzi e Raf, mentre continua a lavorare con Masini; scrive Gli uomini non cambiano, successo di Mia Martini.
Nel 1996 scrive la musica di Cirano, su testo di Beppe Dati e Francesco Guccini che la interpreta.
Attualmente continua a lavorare come autore e produttore.