Giovanni Consorte
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Giovanni Consorte (Chieti, 16 aprile 1948) è un dirigente d'azienda italiano laureato in Ingegneria chimica all'Università di Bologna nel 1972.
[modifica] Le tappe della carriera
Dal novembre 1973 all'aprile 1975 è al Gruppo Montedison (analisi e budget degli investimenti). Dal 1976 al 1978 è alla Lega delle Cooperative, nel ruolo di responsabile di un piano per la ristrutturazione e gestione dei processi di cambiamento di grandi cooperative.
Dal 1979 viene assunto come Dirigente in Unipol Assicurazioni S.p.A., ricoprendo vari incarichi manageriali (Direttore Programmazione, Organizzazione, Controllo, Partecipazioni, Amministrazione, Finanza, Immobiliare), e nel luglio 1996 diventa Presidente e Amministratore Delegato.
Dal novembre 1991 al giugno 1996 cura la ristrutturazione prima finanziaria e poi societaria della "finanziaria di controllo" del Gruppo Unipol denominata Unipol Finanziaria (oggi Finsoe).
Dal '96 al '99 ha curato il lancio e la gestione di Unisalute S.p.A. (Compagnia di Assistenza Sanitaria Integrativa specializzata nel managed care).
A partire dal dicembre '98 ha curato la ristrutturazione di Banec e successivamente il lancio di Unipol Banca, contribuendo alla elaborazione delle strategie di sviluppo ed occupandosi delle politiche gestionali della Banca.
Dal 1997 ha curato quale Presidente e A.D. di Finec (oggi Unipol Merchant Banca per le Imprese) la ristrutturazione di numerose cooperative e medie imprese operanti nel settore industriale e delle costruzioni, trasformandola nel 2003 in una Merchant di mercato e poi in una Banca di medio termine.
Si è dimesso dalle cariche di vertice in Unipol il 9 gennaio 2006.
[modifica] Le inchieste della magistratura
Le sue dimissioni sono state causate dalle accuse di aggiotaggio, associazione a delinquere e appropriazione indebita a lui rivolte in occasione dello scandalo finanziario relativo alla scalata della Banca popolare di Lodi, oggi Banca Popolare Italiana, alla Banca Antonveneta.
Al suo posto è stato nominato il Presidente della bolognese Coop Adriatica, Pier Luigi Stefanini.
Un'inchiesta interna sulla gestione di Consorte, avviata successivamente dalla stessa Unipol e affidata alla società Deloitte Financial Advisory Services, si è conclusa (giugno 2006) senza segnalare alcun aspetto di rilievo.
Ancora in corso gli accertamenti della magistratura, ma intanto il procuratore capo di Perugia Nicola Miriano e i Pm Alessandro Cannevale e Sergio Sottani hanno chiesto l'archiviazione per Consorte, il giudice milanese Francesco Castellano e il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro: la motivazione consiste nella "insussistenza di elementi idonei a sostenere l'accusa in giudizio". L'indagine aveva ipotizzato che i due magistrati fossero stati "arruolati" da Consorte per conoscere indiscrezioni e segreti delle indagini su Bnl, Antonveneta e Rcs: dopo un anno d'indagini, a chiudere l'inchiesta ha provveduto in data 2 ottobre 2006 la stessa procura.
In data 25 ottobre 2006, invece, Consorte, Ivano Sacchetti (ex vicepresidente di Unipol) e il finanziere Emilio Gnutti sono stati condannati a 6 mesi di reclusione dal giudice di Milano Elisabetta Meyer con l'accusa di insider trading su titoli Unipol, stabilendo in 92.500 euro i danni patrimoniali e non patrimoniali che andranno risarciti dai tre condannati, in solido tra loro, alla Consob, parte civile nel processo. "Amareggiati e increduli" per l'esito della sentenza del Tribunale di Milano, Consorte e Sacchetti hanno sottolineato il fatto che si tratta comunque "solo del primo grado di giudizio".